Quei fiori di Katya cari a Zeffirelli e alla Germania

di Milena Moneta
La scenografa ghedese di origini pugliesi impegnata nel suo studio. È apprezzata in Italia e all’esteroLa mano di Katya Santoro al lavoro per realizzare i suoi amati fiori
La scenografa ghedese di origini pugliesi impegnata nel suo studio. È apprezzata in Italia e all’esteroLa mano di Katya Santoro al lavoro per realizzare i suoi amati fiori
La scenografa ghedese di origini pugliesi impegnata nel suo studio. È apprezzata in Italia e all’esteroLa mano di Katya Santoro al lavoro per realizzare i suoi amati fiori
La scenografa ghedese di origini pugliesi impegnata nel suo studio. È apprezzata in Italia e all’esteroLa mano di Katya Santoro al lavoro per realizzare i suoi amati fiori

Che a creare con la matita fosse brava, lo si sapeva, che avesse una professionalità garantita addirittura da Franco Zeffirelli per cui ha fatto la scenografa anche, ma che le arrivasse un complimento dalla più famosa rivista tedesca di fiori e giardini «Wohnen & Garten» le è risultato un piacere inatteso. Anche se «da quando ho preso a disegnare i miei amati fiori mi sono successe tante cose belle e inaspettate» come lei stessa dice, Katya Santoro, pugliese trapiantata a Ghedi (il marito è militare in aeronautica). Non pensava di approdare sul blog di Grazia Maiolino, patron di shabbychicmania.it., che la segue sui social da tempo, pubblica i suoi lavori e l’ha resa conosciuta ed apprezzata anche all'estero, e di ricevere lì e su Facebook migliaia di like, e che la rivista le tributasse il riconoscimento: «Incredibile! Guardate, come sono belli i fiori che ritrae Katya Santoro». LEI CHE, diplomata al Liceo Artistico di Torino e all’Accademia di Belle Arti di Lecce, ha sempre affidato all’arte la sua espressività - scenografa, costumista, regista di teatro e di eventi, conduttrice di laboratori -, ha iniziato a disegnare per diletto. «Mi rilassa e mi appaga e, dopo la partenza per l'estero di entrambi i miei figli, Nazzareno e Paride, mi aiuta come mamma a non pensarci troppo. Diradati gli impegni teatrali, mi esprimo come artista. Dei fiori amo colori, delicatezza, effimera bellezza. Data la loro caducità, assecondo il mio bisogno di circondarmene anche nelle stagioni in cui non sbocciano». Da subito ha coinvolto amici reali e virtuali con l'andamento «dei lavori», postando l'evolversi dei disegni, e suscitando attenzione e richieste di acquisto un po’ ovunque. In Sicilia è stata invitata a tenere corsi e la Sardegna è il luogo dove ha venduto maggiormente gli originali. Cosciente che il costo non fosse alla portata di tutti, ha realizzato stampe conformi ad un prezzo accessibile. «La gioia per il riconoscimento della rivista si aggiunge alla convinzione che la bellezza, come dice Dostoevskij, possa salvare il mondo. E sono felice che quella che ritraggo passi ad altri nonostante i molteplici filtri informatici, diffondendo pace interiore in chi osserva i disegni». •

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