TOPONOMASTICA

Sergio Leone, maestro del cinema diventato «santo» a Rezzato

di Redazione Web
L'incrocio tra via Federico Fellini e via "San" Leone a Rezzato
L'incrocio tra via Federico Fellini e via "San" Leone a Rezzato
L'incrocio tra via Federico Fellini e via "San" Leone a Rezzato
L'incrocio tra via Federico Fellini e via "San" Leone a Rezzato

Per averci regalato «Per un pugno di dollari», «Il buono, il brutto il cattivo» o «C'era una volta il West» avrà sempre la nostra riconoscenza: milioni di persone gli saranno sempre devoti per aver saputo creare un dialogo perfetto con Ennio Morricone e averci dunque donato film che scorrono come fiumi di musica, tra i canyon dell'immaginazione. Per gli sguardi di attori come Henry Fonda, Claudia Cardinale, Clint Eastwood, Eli Wallach, Gian Maria Volontè o Elizabeth McGovern e per gli escamotage narrativi, le trovate e le atmosfere molti spettatori lo venerano, davvero. Ma nessuno pensava che il mondo fosse pronto a un omaggio toponomastico così fuori dagli schemi.
E dunque arrivare a Rezzato, paese dell'hinterland bresciano crocevia di tanti spostamenti motorizzati (ma un tempo di sicuro qualche bel calesse e qualche viaggiatore solitario a cavallo si saranno visti anche qui), e trovarsi di fronte a un cartello doppio che da una parte indica via Federico Fellini e dall'altra via San Leone è un bel tuffo al cuore.
«Santo» Sergio Leone ha così ricevuto nel Bresciano un omaggio inconscio profondo e divertente, che sarà quasi un peccato veder rimosso per "lasciar stare i santi"... Scherzare con i fanti, a piedi o a cavallo, era di sicuro una sua specialità.  

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