Un Castello in festa per Cristina e Gem Boy

di Anna Belometti
Cristina D’Avena e i Gem Boy sul palco del Castello di Brescia
Cristina D’Avena e i Gem Boy sul palco del Castello di Brescia
Cristina D’Avena e i Gem Boy sul palco del Castello di Brescia
Cristina D’Avena e i Gem Boy sul palco del Castello di Brescia

Neanche la pioggia ha fermato i circa mille e quattrocento fan (bresciani e non) accorsi in Castello al richiamo dell’intramontabile Cristina D’Avena, dal vivo insieme ai Gem Boy, per cantare a squarciagola le sigle dei cartoni animati, colonna sonora di intere generazioni cresciute davanti al piccolo schermo. Il concerto, organizzato da We Love Castello, è stato la ciliegina sulla torta a coronamento della prima edizione della manifestazione a tema Cosplay&Comics «Brescia Coscom» che, iniziata venerdì 2 giugno, si è conclusa proprio domenica. «Siete degli eroi, grazie per questo amore infinito»: ha esordito Cristina, che festeggia una carriera partita da quel «Valzer del moscerino» del 1967 e arrivata con successo fino ad oggi. Insieme al gruppo rock demenziale dei Gem Boy D’Avena è riuscita letteralmente a teletrasportare, per circa un’ora e mezza, direttamente nei favolosi anni ‘80 e ‘90 attraverso le storiche sigle dei cartoni animati italiani. E il coraggioso pubblico presente che ha sfidato il meteo avverso e il fango nel prato. Alcuni sono saliti sul falcone d’Italia per vedere proprio lei, come Felice Cammisuli e Giovanna Fichera: «È la prima volta, le sue sigle hanno accompagnato la nostra infanzia e non vedevamo l’ora di cantarle a squarciagola». Altri sono arrivati per i Gem Boy, come Francesco Bodei: «È un ‘emozione, se non avete passato l’infanzia con i Gem Boy non sapete cosa vuol dire». Al grido di Onepiece «Ciurma! Andiamo tutti all’arrembaggio, forza!» si è aperto l’evento, che ha sfornato una chicca dietro l’altra: Holly&Benji, Mila e Shiro, Lady Oscar, Sailor Moon, Taz Tazmania e i Puffi... Solo alcune delle sigle suonate e cantate live. «Il contesto è super, di comics ne facciamo in continuazione, ma non di così belli. Suonare con Cristina è una bella responsabilità, come quella che ha lei nei confronti di tutte le generazioni di bambini che non vogliono crescere - ha spiegato Carletto dei Gem Boy -. La nostra missione è riportare il politicamente scorretto di moda senza finire nei guai».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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