Un Grande successo
di pubblico: «Boom» di
presenze dei giovani

di Luigi Fertonani

La vita di un teatro è fatta di applausi, di musica di danza, di partecipazioni appassionate: e questa è la parte indubbiamente che tutti apprezzano e amano. Ma non meno importante è ciò che si muove dietro le quinte, e intendiamo con questo l’attività di organizzazione degli spettacoli, le spese, i ricavi, i conti - per usare un’espressione terra terra - da far quadrare. E la Fondazione del Teatro Grande, attraverso i dati del suo cartellone 2017, dà conto di tutto questo. LA PROPOSTA complessiva si allarga ogni anno di più non solo nel numero di proposte ma anche nella varietà degli ambiti «visitati»: dalla tradizionale stagione d’Opera e Balletto a un’attività concertistica che ha compreso appuntamenti di musica sinfonica e di musica da camera, di barocca e contemporanea fino al jazz e al pop. E poi le proposte di danza, i progetti speciali, gli appuntamenti culturali e quelli destinati ai più piccoli. Sul palcoscenico del Teatro Grande, anche in questi giorni, arrivano artisti e compagnie di livello internazionale senza trascurare la valorizzazione dei giovani talenti presenti sul nostro territorio; è il risultato del consolidamento del percorso di rinnovamento intrapreso dalla Fondazione, premiato dalla crescente partecipazione del pubblico e della critica. Ora qualche numero su quest’anno di attività: 102 gli avvenimenti al Massimo cittadino direttamente organizzati dalla Fondazione che si sono susseguiti nel 2017, cui si sono aggiunti 2 spettacoli organizzati in collaborazione con altre realtà del territorio. A proposito della partecipazione del pubblico alla stagione 2017 si registra ancora una volta un incremento del 10% in più rispetto all’anno precedente, confermando un trend di crescita che porta a un numero quadruplicato di spettatori dalla data della costituzione della Fondazione. Dati che non tengono inoltre conto delle decine di migliaia di spettatori della Festa dell’Opera, uno degli appuntamenti più amati dal nostro pubblico - totalmente gratuito, tra l’altro - che il 16 settembre 2017 ha portato a Brescia centinaia di artisti in oltre 50 luoghi della città, pubblici e privati, dall’alba a mezzanotte. Una delle tendenze più interessanti è il significativo aumento del pubblico under30: nel 2017 ha raggiunto il valore più alto degli ultimi sette anni con un incremento del 39% rispetto al 2016, sicuramente grazie anche alle importanti collaborazioni con le Università e le Scuole bresciane, nell’obiettivo di avvicinare il giovane pubblico allo spettacolo dal vivo nelle sue più diverse sfaccettature; e a questo successo non è naturalmente estranea la politica dei prezzi, estremamente favorevole ai giovani. Oggi il pubblico under30 rappresenta così il 29% del pubblico complessivo. E inoltre le ricadute economiche: nel 2017 la Fondazione del Teatro Grande ha coinvolto nella sua attività 1.505 artisti generando una ricaduta diretta in città di oltre 130.000 euro in spese di vitto e alloggio. «Brescia riconferma ancora una volta - ha affermato il vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti - la sua vocazione per la musica e il Teatro Grande rappresenta, per qualità e prestigio, il cuore della produzione della nostra città». •

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