musica

«Winter jazz», note e parole al Der Mast

di Elia Zupelli
A partire da venerdì 3 dicembre la rassegna organizzata da JOTR. Serena Brancale, il trio di Emanuele Cisi, il musicologo Stefano Zenni e domenica il gran finale col duo formato da Don Byron e Aruán Ortiz
Il pianista cubano Aruán Ortiz e il clarinettista Don Byron: appuntamento al Der Mast domenica sera
Il pianista cubano Aruán Ortiz e il clarinettista Don Byron: appuntamento al Der Mast domenica sera
Il pianista cubano Aruán Ortiz e il clarinettista Don Byron: appuntamento al Der Mast domenica sera
Il pianista cubano Aruán Ortiz e il clarinettista Don Byron: appuntamento al Der Mast domenica sera

Le coordinate sonore sono già focalizzate: «Dalle radici del bebop alla frontiera del jazz, passando per il nu-soul e l’avanguardia, con ospiti e progetti d’eccezione». Altrettanto il nome: «Winter Jazz on the Road Festival – I colori del jazz», ovvero la declinazione fuori stagione della rassegna estiva organizzata dall’omonima associazione diretta da Francesco Schettino. Che dopo alcuni anni in stand-by, tornerà a irradiarsi da venerdì a domenica, con epicentro al Teatro Der Mast di via Carducci, in città. Un ritorno, questo appunto dell’edizione invernale del festival, particolarmente simbolico e significativo, sia alla luce della sospirata «ripartenza», che della concomitanza con il diciottesimo anniversario della fondazione dell’associazione JOTR, che cade proprio quest’anno. «Diciotto anni di musica jazz. Diciotto anni di Festival indipendente all’insegna delle scelte artistiche e dei contenuti culturali. Diciotto anni e mai una sosta per sostenere i musicisti anche nei momenti più difficili», ha sottolineato alla vigilia lo stesso Schettino. Il programma nel dettaglio: venerdì il festival entrerà nel vivo con il concerto di Serena Brancale, cantante e polistrumentista dotata di una voce scura e versatile, valorizzata dal trio nu-soul in cui esprime il suo talento multiforme cantando, suonando tastiere e pad elettronici, affiancata da Domenico Sanna (basso e synth) e Dario Panza (batteria). Sabato spazio invece al tributo a Charlie Parker by Emanuele Cisi, sassofonista che si esibirà in trio con la chitarrista Eleonora Strino e Philippe Brassoud al basso, raccontando l’evoluzione del suono, dello stile, ma soprattutto della rivoluzione chiamata bebop. Ancora, domenica doppio appuntamento in matinée: alle 10 colazione con il musicologo Stefano Zenni e a seguire, dalle 11, via libera alla conferenza «Suoni dal profondo. Alle scoperta delle origini della musica» (evento gratuito con prenotazione obbligatoria: jazzontheroad.net); quindi, by night, il Festival servirà un gran finale dal sapore internazionale, sprigionato dal duo Byron-Ortiz, alias Don Byron (sax tenore, clarinetto) e Aruán Ortiz (pianoforte), artisti che impersonano al massimo grado due generazioni che hanno definito l’avanzamento della frontiera jazzistica: gravitando attorno al disco «Random Dances and (A)Tonalities» (Intakt, 2018), illumineranno il Der Mast con il loro stile «votato alla totale elusione del prevedibile». Tutti i concerti saranno trasmessi anche in live streaming dai canali social di JOTR e caratterizzati dal doppio set, con inizio alle 20.40 e poi alle 22. Nella pausa tra un set e l’altro, previa prenotazione (392 4890202), possibilità di cenare. I biglietti si possono acquistare su www.jazzontheroad.net e su liveticket.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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