Adottata con l’Unicef una ragazza ucraina

Il sindaco Emilio Del Bono insieme al dottor Gabriele Rosa
Il sindaco Emilio Del Bono insieme al dottor Gabriele Rosa
Il sindaco Emilio Del Bono insieme al dottor Gabriele Rosa
Il sindaco Emilio Del Bono insieme al dottor Gabriele Rosa

Brescia Art Marathon avrebbe voluto celebrare il ventesimo anniversario di vita in un contesto di ritrovata serenità, invece la situazione bellica che si sta vivendo in Ucraina è fardello morale con cui bisogna fare i conti. «Vogliamo dimostrare quanto i valori sportivi siano incompatibili con la guerra – evidenzia il dottor Gabriele Rosa –: abbiamo pensato, con Unicef, all'adozione di una ragazza ucraina che pratica sport, per permetterle di coltivare il suo talento». Bam è da sempre sensibile alle dinamiche umanitarie e, in questa edizione, ospiterà tra i runner anche Maya Stratulea, atleta di origine moldava salvata dall’Unicef a 9 anni e oggi cittadina italiana che vive a Brescia: nello stand Unicef del Marathon Village sarà possibile acquistare il suo libro («Maya – La mia corsa a piedi nudi») e scoprire gli aneddoti di questa straordinaria storia di riscatto. Da chi ha saputo lasciarsi alle spalle un contesto difficile ai dolori dei nostri giorni: in linea con altri sport, anche Bam domenica 13 scatterà con cinque minuti di ritardo e, nel frattempo, suonerà l'inno italiano e quello ucraino in successione, per sottolineare la vicinanza tra i due popoli; si potrà anche acquistare anche un adesivo con la scritta «Let’s run together against the war!» (corriamo insieme contro la guerra): «Le maratone, tra le altre cose, rappresentano uno straordinario momento di unità – si è riallacciato all’attualità anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono –: si entra in contatto con nuove persone, si stringono amicizie destinate poi a durare. La vita è realmente vissuta soltanto in collettività». Al termine della presentazione, Gabriele Rosa e Emilio Del Bono hanno posato per le foto di rito reggendo insieme il cartello «Let’s run together against the war!»: BAM rinnega la guerra, quanto di più distante possa esserci rispetto al significato più genuino della maratona e dello sport. M.Laff. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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