Alessia Seramondi va oltre ogni ostacolo

di Luca Regonaschi
Alessia  Seramondi: talento bresciano FOTO FIDAL/GRANA
Alessia Seramondi: talento bresciano FOTO FIDAL/GRANA
Alessia  Seramondi: talento bresciano FOTO FIDAL/GRANA
Alessia Seramondi: talento bresciano FOTO FIDAL/GRANA

«Un poco delusa, ma soprattutto soddisfatta. E con ampi margini di miglioramento»: questo è, in sintesi, il bilancio di Alessia Seramondi sul suo Campionato mondiale under 20. L’azzurrina di Brescia si è classificata all’ottavo posto nei 400 metri ostacoli, disciplina su cui si è concentrata solo nelle ultime stagioni dopo un passato brillante da saltatrice in lungo. A Cali, in Colombia, la junior della Nazionale ha superato bene i primi due turni della rassegna iridata, ma in finale non è riuscita a essere perfetta. La portacolori dell’Atletica Brescia 1950 Metallurgica san Marco ha tagliato il traguardo della batteria in seconda posizione con il tempo di 59”03, poi in semifinale si è piazzata terza migliorandosi sino al crono di 58”07. L’atto conclusivo invece non è andato secondo i piani: la Seramondi, in seconda corsia, è scattata bene dai blocchi e sino a metà gara è rimasta in lizza per un ottimo piazzamento, ma l’errore alla quinta barriera ha compromesso la sua prestazione. 1’01”78 il tempo della bresciana, che è arrivata quasi al passo: «Ho incocciato nell’ostacolo e perso l’assetto - racconta con un po’ di amaro in bocca -. Sono ripartita da ferma, senza la ritmica giusta e sull’ultimo rettilineo ho mollato anche mentalmente». Tutta esperienza per la 19enne che studia Psicologia all’università di Padova e vive a Vicenza, dove si allena con il gruppo del tecnico Lorenzo Muraro: «Ho passato due settimane bellissime, siamo una squadra di amici - gioisce Seramondi -. È stata la mia prima gara internazionale, ce ne saranno altre per migliorare. So che gli errori fanno parte del percorso, un po’ di rabbia c’è e vorrei rifare la finale. Ma essere fra le prime 8 del mondo è un risultato incredibile». L’azzurrina era infatti una promessa del salto in lungo ed è approdata quasi per caso ai 400 ostacoli nel 2019: laureandosi subito campionessa italiana Allieve, ha poi debuttato in Nazionale al Festival olimpico della gioventù europea. Quest’anno l’esplosione ai Campionati tricolori junior con il successo e la miglior prestazione mondiale under 20 in 57”29 (tempo poi battuto dalle prime 3 della finale iridata): «Perciò le aspettative per Cali erano più alte, ma è solo da inizio stagione che alleno stabilmente questa disciplina, così bella e difficile allo stesso tempo», ammette. Adesso un po’ di riposo per la ragazza cresciuta all’Audaces Nave e figlia di due velocisti: «L’atletica è una passione di famiglia; l’attuale direttore tecnico della mia squadra, Stefano Martinelli, era l’allenatore dei mie genitori - sorride Alessia -. Riprenderò con calma gli allenamenti a Vicenza, dove ho trovato un gruppo che fa la differenza». Un anno di cambiamenti e di traguardi prestigiosi, quindi, che continuerà con il prossimo obiettivo dei Campionati italiani di società, di scena sulla pista Gabre Gabric di Sanpolino il 17 e 18 settembre: «Noi dell’Atletica Brescia saremo i padroni di casa - sottolinea - e vogliamo metterci in luce». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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