«Abbiamo lavorato con intensità Mi aspetto dei miglioramenti»

Davide Dionigi, 47 anni: l’allenatore indica al Brescia la strada da seguire per tornare al successo
Davide Dionigi, 47 anni: l’allenatore indica al Brescia la strada da seguire per tornare al successo
Davide Dionigi, 47 anni: l’allenatore indica al Brescia la strada da seguire per tornare al successo
Davide Dionigi, 47 anni: l’allenatore indica al Brescia la strada da seguire per tornare al successo

Davide Dionigi ha sciolto gli ultimi dubbi nella rifinitura di ieri a Torbole Casaglia. Il Brescia è come l’allievo che ha studiato, si è preparato a dovere e adesso può affrontare l’esame-Monza: pur sapendo che sarà durissima, sa cosa deve fare. Sa come provarci. La speranza è che questo derby sia il coronamento del lavoro di queste settimane, corposo e coerente perché focalizzato sull’impostazione che su queste colonne si descrive da tempo: con la rosa che si ritrova a disposizione, indebolita dal mercato (almeno finora) ma finalmente abituata ai suoi metodi tecnici e atletici (c’è stato modo, dopo un tour de force di partite), l’allenatore ha scelto un 3-4-1-2 da corsa e combattimento, con il dinamismo di Spalek e Ayé a supporto del fiuto di Donnarumma (favorito su Ragusa). Brescia di buona gamba, nelle intenzioni: a che punto è il tono atletico adesso? Mi aspetto dei miglioramenti. Nelle ultime due settimane abbiamo potuto lavorare con intensità. I carichi ti possono rendere meno brillante, qualcosa si può accusare, ma è un lavoro che dovevamo fare in prospettiva. Serve una sterzata dopo gli ultimi risultati negativi. Con il Vicenza ci siamo costruiti tre rigori e ci è stato annullato un gol regolare. A Pisa la fase offensiva è stata fatta nel modo giusto anche se non abbiamo segnato. Non guido la squadra dall’inizio, sto cercando di far crescere molte componenti. Insieme possiamo sistemare le cose. Daremo il massimo per fare del nostro meglio. Com’è il Monza, ai suoi occhi? Fortissimo, e sta continuando ad acquistare giocatori. Il Brescia? Cerchiamo gli interpreti di cui ha bisogno il nostro modo di giocare. Non è facile a trovarli sul mercato invernale. In ogni caso io mi baso sugli uomini che ho. Senza più Sabelli e Torregrossa. Due giocatori che erano importanti, vero. Entrambi forti: averli è una garanzia. Ma Torregrossa e Sabelli sono il passato. Io devo preoccuparmi di portare i miei giocatori al massimo della loro condizione. Il presidente Cellino le ha prolungato il contratto fino al 2022. Contento? Sì. Mi ha spronato a continuare a lavorare sulle mie idee. Noi partiamo da una situazione particolare, con tante difficoltà da affrontare. Il nostro obiettivo è superarle. Con il gioco di squadra, tutti insieme, possiamo farcela. Affronteremo il Monza mettendo in gamba tutto quello che abbiamo.

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