Alvini alla carica «Il Perugia ha tanta voglia di vincere»

Massimiliano Alvini: ha 52 anni
Massimiliano Alvini: ha 52 anni
Massimiliano Alvini: ha 52 anni
Massimiliano Alvini: ha 52 anni

Vincere a Brescia è il dito ma Massimiliano Alvini guarda la luna: «Dopo 40 partite ufficiali possiamo giocarci una grande opportunità che si chiama Serie A - ha detto in conferenza stampa l’allenatore del Perugia -. Ci arriviamo senza presunzione, né arroganza o leggerezza. Abbiamo grande entusiasmo che è dovuto al nostro percorso e alla consapevolezza di esserci meritati questa chance. Anche se la settimana è stata complicata siamo pronti». Settimana complicata? «La partita con il Monza si è portata dietro qualche strascico, come era normale che fosse. Qualche problemino lo abbiamo avuto ma staff tecnico e medico hanno fatto un grande lavoro per arrivare a Brescia al meglio. A un giorno dal fischio d’inizio dico che Rosi potrà non essere della partita mentre Lisi è da valutare. Matos invece potrebbe essere a disposizione ma vediamo che minutaggio potremo dargli. Idem Dell’Orco». Per il Brescia ci sono solo parole d’elogio: «Sappiamo chi avremo di fronte - dice Alvini -. È un avversario forte per il quale abbiamo grande rispetto, che gioca in un campo caldo e farà di tutto per andare avanti. Però noi siamo pronti a rispondere colpo su colpo». E sono pronti a dimenticare anche la sfida di ritorno, quando la squadra di Inzaghi vinse in rimonta con l’uomo in più e Alvini si lamentò per un presunto rigore non assegnato ai suoi: «La gara ebbe degli strascichi ma non contro il Brescia - ha puntualizzato il tecnico di Fucecchio -. Quella dell’arbitro non fu una buona serata ma quell’episodio è cancellato. Questa è un’altra partita e vincerà la squadra che dimostrerà di essere la migliore. Non ci saranno altre situazioni a decidere la partita. Vincerà chi lo vuole di più». E frase dopo frase Alvini dimostra di volerlo moltissimo. Per lui sarebbe il coronamento di una lunga rincorsa che dura da 21 anni: «Quando ti giochi un play-off per andare in Serie A, anche se non è una finale, è chiaro che stai affrontando una tappa di un lungo percorso: 765 panchine, 21 anni, per me è una sfida importante anche se ne ho avute altre di questo tipo». La ricetta per il successo è chiara in mente: «Non dobbiamo lasciare niente al caso, bisogna curare ogni piccolo dettaglio. Nel mio percorso da tecnico ho vissuto momenti simili altre volte ma questi sono play-off più importanti, più significativi, più affascinanti. Qui ti giochi la A». A chi gli fa notare che il Perugia è squadra da trasferta, il tecnico degli umbri risponde spostando l’orizzonte: «Nelle ultime tre partite in casa abbiamo battuto Parma e Monza e pareggiato con il Pisa. A Brescia avremo la consapevolezza di cosa vogliamo fare ma sapendo che giochiamo contro una squadra forte. Conta il campo, le idee che ci metti dentro, la voglia che hai di uscire vincitore». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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