Brescia, a Monza non deve essere già il capolinea

di Vincenzo Corbetta vincenzo.corbetta@bresciaoggi.it
Pep Clotet: l’allenatore del Brescia ha totalizzato 31 punti in 16 gare FOTOLIVEFlorian Ayé non si ferma, Alfredo Donnarumma torna a segnare: il Brescia sogna FOTOLIVE
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Monza, da sempre, nello sport è sinonimo di motori, di Gran Premio d’Italia di Formula 1. Per gli studenti coincide con la fine delle vacanze estive. Per il Brescia, invece, può significare tutto e il suo contrario: può essere uno dei luoghi da segnare con il circoletto rosso, in caso di qualificazione ai play-off, oppure no. L’obiettivo, quindi, è conseguente: fare in modo che la sfida di domani a Monza non sia l’ultima corsa stagionale. Il Brescia a 90 minuti dalla conclusione è 7° in classifica e dentro nei play-off. Ma per essere sicuro della qualificazione deve vincere, tenendo contro che il Chievo e la Spal, che la affiancano in classifica a 53 punti, hanno impegni casalinghi contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato: i veneti contro l’Ascoli, salvatosi dopo un incredibile girone di ritorno; gli emiliani contro la Cremonese, al sicuro dai pericoli ma irrimediabilmente lontana dagli spareggi-promozione. Nel calcio non si può mai dire, le sorprese sono all’ordine del giorno. Anche il Brescia, venerdì, aveva di fronte il Pisa ormai salvo ma per piegarlo, con un punteggio da Italia-Germania (4-3), ha dovuto sudare eccome. Stavolta, invece, l’avversario ha ancora qualcosa in cui sperare. Il Monza è 3° a 2 punti dalla Salernitana, seconda. In teoria, vincendo e con la contemporanea sconfitta dei campani, festeggerebbe al fotofinish la promozione in A a un solo anno dalla salita tra i cadetti. In teoria: la Salernitana è impegnata sul campo del Pescara già retrocesso. Il Brescia, dunque, non deve fare altro che vincere. Ed è una pressione, quella di non avere alternative che ottenere i 3 punti, che finora le ha giovato eccome. Dallo scontro diretto contro la Spal, il primo dopo l’ultima sosta, ha superato di slancio ogni ostacolo ed erano partite da non sbagliare, pena l’addio anticipato ai sogni di gloria. La formula «sono tutte finali» per una volta non era fuoriluogo. Per la squadra di Pep Clotet lo erano davvero: Spal (3-1), Vicenza (3-1), Pisa (4-3). Il solito Brescia che segna copiosamente (10 reti in 3 partite) e subisce altrettanto regolarmente (5 gol). Ma vince sempre. A Monza dovrà fare lo stesso, con un pari sarebbe qualificato se almeno una tra Chievo e Spal perdesse, oppure se i ferraresi ottenessero lo stesso risultato. Calcoli che ora come ora hanno il solo effetto di spaccare la testa, lasciando il tempo che trovano. Proprio i numeri delle ultime 3 partite indicano la strada che deve seguire la squadra di Clotet: giocare senza paura, puntare sul potenziale offensivo non indifferente. Ayé, con il lavoro e la pazienza, dopo un anno da brutto anatroccolo in A si è trasformato in cigno maestoso in B: 15 reti senza rigori, 3° posto dietro il leccese Coda (22, con 4 tiri dal dischetto) e l’empolese Mancuso (20, con 2 penalty). Il 3° attacco della Serie B (59 reti, meglio hanno fatto solo il Lecce di Corini con 67 e il già promosso Empoli con 66) ha ritrovato anche il suo bomber, Donnarumma, 3 reti nelle ultime 2 partite. Il duello dei 2 attacchi è la rosa nel reparto offensivo della fugace apparizione in A: Ayé, Donnarumma, Balotelli. E nemmeno il giallista più raffinato, il romanziere più fantasiosi avrebbe potuto immaginare una trama più stuzzicante di questa: cercare la qualificazione a casa di Balotelli, a bersaglio anche venerdì a Cosenza. Ma nessun timore: Super Mario farà il suo dovere, ma Ayé e Donnarumma non sono da meno. In una partita secca può succedere di tutti. E nella patria del GP d’Italia il Brescia deve fare in modo che Monza non sia l’ultima corsa. •.

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