Brescia a trazione offensiva con il nuovo asse olandese

di Alessandro Maffessoli
Il nuovo Brescia olandese: Tom van de Looi, in cabina di regia a dettare i tempi della manovra, e Reuven Niemeijer, trequartista o seconda punta appena acquistato dall’Excelsior RotterdamIl giovane «veterano» Tom van de Looi, 23 anni: al Brescia dal 2020 vanta 69 presenze e 6 gol in biancazzurro
Il nuovo Brescia olandese: Tom van de Looi, in cabina di regia a dettare i tempi della manovra, e Reuven Niemeijer, trequartista o seconda punta appena acquistato dall’Excelsior RotterdamIl giovane «veterano» Tom van de Looi, 23 anni: al Brescia dal 2020 vanta 69 presenze e 6 gol in biancazzurro
Il nuovo Brescia olandese: Tom van de Looi, in cabina di regia a dettare i tempi della manovra, e Reuven Niemeijer, trequartista o seconda punta appena acquistato dall’Excelsior RotterdamIl giovane «veterano» Tom van de Looi, 23 anni: al Brescia dal 2020 vanta 69 presenze e 6 gol in biancazzurro
Il nuovo Brescia olandese: Tom van de Looi, in cabina di regia a dettare i tempi della manovra, e Reuven Niemeijer, trequartista o seconda punta appena acquistato dall’Excelsior RotterdamIl giovane «veterano» Tom van de Looi, 23 anni: al Brescia dal 2020 vanta 69 presenze e 6 gol in biancazzurro

Uno è il vertice basso del centrocampo a tre biancazzurro, l’altro può diventare il trequartista in grado di chiudere il rombo. Da una parte Tom van de Looi, metronomo che si prepara ad affrontare la sua terza stagione con il Brescia, dall’altra Reuven Niemeijer, uno degli ultimi acquisti di Massimo Cellino e del diesse Giorgio Perinetti. Che stia nascendo un Brescia sull’asse olandese? Nelle prime due uscite stagionali Pep Clotet li ha sempre schierati contemporaneamente. Prima inserendoli nella ripresa in occasione del test contro l’Alta Anaunia, poi facendoli partire nell’undici titolare nel secondo appuntamento giocato contro la Settaurense. Con buoni riscontri dentro e fuori dal campo. Tom van de Looi, nonostante la giovane età (23 anni compiuti lo scorso 2 luglio) si è sin qui comportato da perfetto «veterano», aiutando il compagno e connazionale a inserirsi nel gruppo. «Non conoscevo molto bene Reuven prima del suo arrivo - aveva raccontato van de Looi al termine dell’ultima amichevole giocata venerdì -. Avendolo visto anche sul campo posso dire che è un giocatore molto forte sia tecnicamente che fisicamente. Ora deve abituarsi all’Italia e alla nuova lingua, ma posso dire che si sta ambientando bene». Il linguaggio dei gol (già 3 nelle prime due uscite, seppur contro formazioni dilettantistiche) fa ben sperare, così come il tocco di palla. Le 18 reti segnate nell’ultimo campionato, accompagnate da 17 assist, sono l’ottimo bigliettino da visita che lo accompagnano in questa nuova avventura, a poche settimane dalla promozione in Eredivisie con la maglia dell’Excelsior. Numeri che il jolly offensivo spera di poter riproporre anche in questa nuova esperienza. Aiutato, perché no, da un van de Looi ritrovato. L’intensità tanto decantata da Clotet sembra essere diventata una componente del centrocampista biancazzurro, parso più sicuro e rapido (nella lettura dell’azione quanto nella giocata da proporre), ma anche ulteriormente responsabilizzato. In una squadra ringiovanita, ma non per questo qualitativamente meno attrezzata, van de Looi (che in biancazzurro vanta uno score di 69 presenze accompagnate da 6 reti e un assist) sarà una delle guide sicure a disposizione dei compagni meno esperti. In lui il Brescia ha trovato un nuovo riferimento, in Niemeijer - si spera - un jolly offensivo da valorizzare.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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