CALCIO

Brescia, doppio esame da grande in viaggio

di Vincenzo Corbetta
Stasera a Frosinone, sabato ad Ascoli: due confronti contro avversarie da alta classifica. Inzaghi medita cambiamenti in mezzo e davanti
Filippo Inzaghi, 48 anni: prima stagione sulla panchina del Brescia
Filippo Inzaghi, 48 anni: prima stagione sulla panchina del Brescia
Filippo Inzaghi, 48 anni: prima stagione sulla panchina del Brescia
Filippo Inzaghi, 48 anni: prima stagione sulla panchina del Brescia

Per il Brescia è una settimana in movimento continuo: stasera a Frosinone (ore 20.30) per l'anticipo della quinta giornata, la prima infrasettimanale della Serie B; sabato ad Ascoli Piceno (ore 14). Due trasferte poco agevoli dal punto di vista logistico e non solo. Si sfidano 2 formazioni d'alta classifica.
Per una volta si può prendere per buono il ritornello degli addetti ai lavori, «pensiamo a una partita alla volta». Dunque, il Frosinone. Ancora imbattuto dopo 4 giornate, ma in casa non riesce proprio a sfatare il tabù dello stadio Stirpe. L'ultimo successo interno risale al primo maggio, 3-1 al Pisa. Nelle 2 gare casalinghe di questo campionato 2-2 al debutto contro il Parma e 0-0 contro il neopromosso Perugia alla terza. In trasferta l'en plein: 2-0 sia a Vicenza che venerdì a Como.
Il ruolino esterno è un punto in comune con il Brescia, che fuoricasa è passato a Terni Ternana (2-0) e Alessandria (3-1). Senza scomodare i proverbi, che sono la saggezza dei popoli («Non c'è due senza tre»), i biancazzurri sono chiamati al primo esame da grande contro un'altra pretendente alla promozione.

Come sempre, ma più che mai in una serata del genere, serviranno una tenuta difensiva meno precaria e la consueta efficacia offensiva. Il Brescia, proprio per i suoi frangiflutti non d'acciaio, deve tenere costantemente alto il baricentro, dominare la partita. Il difficile del lavoro di Inzaghi, finora, sta proprio qui: cercare l'equilibrio in una squadra che equilibrata non può esserlo perché, per non essere troppo danneggiata dai difetti, deve far risaltare i pregi.
Dall'allenatore ci si attendeva un minimo di cambiamento già venerdì sera con il Crotone. Invece la formazione di partenza era identica a quella delle precedenti prime 3 gare di campionato. E allo stadio Stirpe? SuperPippo starà preparando uno scherzetto al suo compagno in azzurro Fabio Grosso, passato da Brescia nel novembre 2019 con esiti che... bastano i numeri: 0-4 in casa con il Torino in crisi, 0-3 all'Olimpico con la Roma, idem con l'Atalanta. In soldoni: 0 punti, 0 gol fatti e 10 subìti.
Possibile che Inzaghi mantenga la retroguardia solita: Joronen tra i pali, nonostante la botta tremenda in volto presa da Nedelcearu; Mateju e Pajac terzini; Cistana e Mangraviti centrali.
Ci si possono attendere variazioni dalla cintola in su. A centrocampo, ad esempio, potrebbe toccare a Bisoli dare il cambio a Bertagnoli. Davanti possibile che Bajic, almeno inizialmente, venga preservato per la sfida da ex di sabato ad Ascoli e che al suo posto giochi Moreo, con Palacio al posto di Tramoni.

Ma in panchina ci sono altri giocatori che scalpitano: Cavion, determinante ad Alessandria. E il polacco Labojko, il sostituto naturale di van de Looi in regia. E Ndoj. O Papetti e Chancellor per il cuore della difesa e Karacic per il ruolo di terzino.
Dopo le altre gare della seconda giornata, il Brescia non è più in testa (a punteggio pieno è rimasto solo il Pisa) ma è rimasto al 2° posto a quota 10. Va evitato il sorpasso del Frosinone (8) .
La speranza è che i ciociari confermino l'idiosincrasia alla propria casa e i biancazzurri l'attitudine al gioco veloce e brillante, che sin qui ha sempre portato punti. È un esame da grande, il primo di una lunga serie. E il peso dei viaggi è nullo con il carniere pieno. .

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