serie b

Brescia, ecce bomber
Ayé-gol sulle orme
di Pablito e SuperPippo

di Alberto Armanini
La doppietta realizzata a Reggio Calabria certifica il recupero di un protagonista che segna ogni 153' Inzaghi (che se ne intende...) ha la punta che cercava
L’esultanza di Florian Ayé: a Reggio Calabria l’attaccante venticinquenne ha realizzato due gol belli e decisivi per la vittoria del Brescia AGENZIA FOTOLIVEIl sorriso smagliante della punta francese: di nuovo in primo piano  FOTOLIVE
L’esultanza di Florian Ayé: a Reggio Calabria l’attaccante venticinquenne ha realizzato due gol belli e decisivi per la vittoria del Brescia AGENZIA FOTOLIVEIl sorriso smagliante della punta francese: di nuovo in primo piano FOTOLIVE
L’esultanza di Florian Ayé: a Reggio Calabria l’attaccante venticinquenne ha realizzato due gol belli e decisivi per la vittoria del Brescia AGENZIA FOTOLIVEIl sorriso smagliante della punta francese: di nuovo in primo piano  FOTOLIVE
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Ora non c'è più nessun dubbio. Florian Ayé è l'attaccante da doppia cifra che il Brescia andava cercando. Vero che in questo campionato, causa infortuni, ha segnato solo 2 reti in 5 gare ma il suo bottino complessivo in Serie B è piuttosto eloquente. In 42 presenze ha realizzato 18 gol, uno ogni 153 minuti giocati. Tenendo questa media, auspicando un impiego continuo da qui a fine campionato, può chiudere a quota 13/14 gol. I conti tornano. Più di tutto, però, ora tornano le questioni tecniche e tattiche. Basta con l'Ayé generoso della Serie A e quello spremuto di gran parte della scorsa stagione. L'attaccante parigino del Brescia è un centravanti. Non una seconda punta, non un'ala, non un elemento di raccordo utile nelle due fasi.

Trattasi di bomber, realizzatore, cannoniere (ognuno usi il sinonimo che preferisce). Un Pippo Inzaghi? Un Paolo Rossi? Perché no! La storia dei suoi gol dice esattamente questo. Su 18 reti segnate, Ayé ne ha fatte 11 in area di rigore, 6 in area piccola e una soltanto fuori area (lo scorso anno al ritorno con la Spal). Non solo. La stragrande maggioranza dei gol, 13, li ha segnati di prima, 3 con controllo e tiro e 2 in percussione. Quelli di Reggio Calabria rientrano quindi nella minoranza. Il primo ha un solo omologo nel 4-3 della scorsa stagione contro il Pisa, con un controllo fuori area e una percussione palla al piede fino alla stoccata vincente di mancino. Il secondo invece non ha gemelli, né per dinamica né per bellezza. Nella stessa casistica (stop più conclusione) rientrano il primo gol al Cittadella nel 3-3 dell'anno scorso, nella prima gara del dopo Dionigi, e il 2-0 segnato al Cosenza il 2 marzo del 2021. Sorprendente anche la varietà delle marcature.

Uno che non ha forse mostrato particolari doti tecniche lontano dalla porta ma che sa usare tutti e due i piedi indistintamente dentro i sedici metri. I gol di destro sono stati 7, quelli di sinistro 8 e quelli di testa 2 (con Lecce e Entella un anno fa). Ne manca giusto uno all'appello, segnato con il fianco mancino su tiro di Jagiello al Brianteo di Monza, nell'ultima giornata dello scorso campionato. È una distribuzione non casuale. Vero che 4 reti erano solo da spingere in porta e le ha segnate da zero centimetri (Cittadella, Chievo, Cremonese, Pisa), una è sbattuta sul portiere (Venezia) e una deviata in modo decisivo da un difensore (Pisa) ma sono pur sempre gol.

Quanti ne ha fatti Inzaghi allo stesso modo? Curiosa anche la distribuzione per sistema di gioco e dei momenti in cui i suoi gol sono arrivati. Ben 13 su 18 li ha fatti con il 4-3-1-2, 4 con il 4-3-2-1 e 1 con il 4-3-3. Il partner preferito è stato Donnarumma (10 gol), quindi Moreo (2) e Fridjonsson (1) mentre il resto lo ha fatto come one man band. Sono 15 i punti portati in dote con 8 reti che hanno permesso al Brescia di sbloccare il punteggio. Perfetta identità anche tra primi e secondi tempi, con 8 gol per frazione segnati ai minuti 7', 16', 18', 28'. 30' (due volte), 33' e 44, 63', 65', 69', 79', 82', 86', 93' e 95'. Un piccolo neo in tanta abbondanza? Fino ad ora non ha ancora segnato nei primi 18 minuti dopo l'intervallo. Un tabù da sfatare magari già dalla prossima partita.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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