Calcio, Serie B

Brescia, il diesse Marroccu: "Inzaghi? Mi piace". Ma è tutto ancora in bilico

Il diesse biancazzurro Francesco Marroccu
Il diesse biancazzurro Francesco Marroccu
Francesco Marroccu in conferenza

La posizione di Filippo Inzaghi resta ancora in stand-by. Il tecnico non è mai stato sollevato ufficialmente dal proprio incarico da Massimo Cellino, che però attendeva un sì da parte di Diego Lopez. L'allenatore uruguaiano ha ufficialmente rinunciato a guidare il Brescia "considerate le reazioni di stampa, social e tifosi", come ha spiegato direttamente il direttore sportivo biancazzurro Francesco Marroccu, intervenuto in conferenza stampa nel quartier generale di Torbole Casaglia. Confermato l'incontro avuto con l'ex tecnico del Cagliari. "Inzaghi? Mi piace - ha concluso Marroccu -. Mi aspetto solo che mi dica: domani sono al campo". 

Ore 16.52: "Inzaghi mi piace molto, ha una determinazione vitale. Mi aspetto che mi dica: domani sono al campo".

Ore 16.50: "Inzaghi ha cambiato atteggiamento? Nell'ultimo fine settimana l’ho visto diverso. Ho perorato la causa. Ma questo scossone può essere salutare. Nessuno è insostituibile ma che Inzaghi abbia la squadra in mano non lo abbiamo mai messo in discussione".

Ore 16.47: "La strategia? Andare in Serie A. Vogliamo raggiungere l’obiettivo. Chi vuole stare qui, deve metterci del suo. Cosa dirò a Inzaghi: rimani, ma con altri presupposti"

Ore 16.45: "Inzaghi ultimamente è sfiancato da questo lavoro, ma Cellino è un presidente particolare. Appena esco da qui, chiamo Inzaghi".

Ore 16.43: "Inzaghi è l’allenatore del Brescia: deve collaborare col club. Ci deve essere feeling. Inzaghi è stato l’artefice della partenza del Brescia: la squadra senza la sua figura carismatica non sarebbe terza. Ma noi abbiamo fatto un mercato netto e chiaro. Lavorare per il Brescia richiede resilienza. Inzaghi è stato messo in discussione non per i risultati ma in proiezione futura. Dobbiamo andare in Serie A anche a costo di triturarci. Io sono tornato e non mi sogno di spostare una bottiglia senza condividere col presidente".

Ore 16.39: "Venti giorni fa ho perorato la causa di Inzaghi. Quattro giorni fa ho smesso perché le due persone trainanti, presidente e allenatore, non erano più in sintonia. Lopez era l'allenatore giusto anche in funzione della mia presenza. Questa è la differenza, non di poco conto, rispetto alle due precedenti esperienze".

Ore 16.37: "Diego Lopez con me ha portato il Cagliari a una salvezza miracolosa in A. Ha vinto il titolo uruguayano col Penarol. A Brescia è caduto come tanti altri: qui è stato sfortunato".

Ore 16.35: "Inzaghi non è mai stato ufficialmente esonerato - prosegue il diesse biancazzurro -. Avete avuto fretta di dare la notizia (si rivolge ai media). Stiamo valutando l’esonero di Inzaghi".

Ore 16.31: "Ho incontrato Diego Lopez e il suo staff. In città non si è respirata un'aria buona per i suo rientrato. Lui, da amico del Brescia e del presidente Cellino, e considerate le reazioni di stampa, social e tifosi, ha rinunciato all'incarico”.

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