Si pensi a un pianista, a un musicista di grido che nel teatro della propria città stecca, si blocca, mentre in giro per l’Italia raccoglie ovazioni, richieste di bis manco fosse un Capo dello Stato alla scadenza del suo mandato. Il Brescia è proprio così: si trova innegabilmente più a proprio agio in giro per l’Italia. Le cifre non mentono: a Ferrara contro la Spal settima vittoria in 9 gare esterne. È una marcia da promozione diretta, la zona dove la squadra di Pippo Inzaghi è tornata rispondendo ai successi negli anticipi di Benevento e Cremonese e tenendo a distanza il Monza, capace in casa (che invidia!) di ribaltare il Frosinone. L’invidia, però, si ferma qui. Seguendo uno dei mantra di Inzaghi, sono gli altri che devono preoccuparsi del Brescia. Che a Ferrara modella il suo capolavoro dall’inizio, creando immediatamente i presupposti per la settima meraviglia da viaggio. (...)
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