Brescia, la partita è doppia: sul mercato e in tribunale

di Vincenzo Corbetta
L’olandese Reuven Niemeijer in azione contrastato da Bereszynski della Sampdoria ONLY CREW / Giuseppe ZanardelliPep Clotet, 45 anni: nel 2021 ha portato il Brescia nei play-off
L’olandese Reuven Niemeijer in azione contrastato da Bereszynski della Sampdoria ONLY CREW / Giuseppe ZanardelliPep Clotet, 45 anni: nel 2021 ha portato il Brescia nei play-off
L’olandese Reuven Niemeijer in azione contrastato da Bereszynski della Sampdoria ONLY CREW / Giuseppe ZanardelliPep Clotet, 45 anni: nel 2021 ha portato il Brescia nei play-off
L’olandese Reuven Niemeijer in azione contrastato da Bereszynski della Sampdoria ONLY CREW / Giuseppe ZanardelliPep Clotet, 45 anni: nel 2021 ha portato il Brescia nei play-off

Questione di giorni, forse addirittura di ore. Ma la stagione del Brescia dipende dalla decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta della Procura di Brescia di sequestro di beni per 59 milioni nei confronti del presidente Massimo Cellino, accusato di reati fiscali. Se la richiesta verrà rigettata, la vita della società continuerà senza intoppi, sulla linea intrapresa finora: mercato basato in primis sui giovani da valorizzare. Ma se il Riesame dovesse accogliere la richiesta della Procura, allora si aprirebbero scenari inaspettati, come l’affidamento del Brescia a un amministratore. Oppure Cellino potrebbe pensare addirittura alla cessione del club. E sarebbe uno scossone non di poco conto all’alba di una stagione interlocutoria, che nelle intenzioni del presidente deve essere di ricostruzione. E la ricostruzione è stata affidata a Pep Clotet, un allenatore che Cellino conosce benone: lo ha avuto a Leeds come vice di Gerry Monk e lo chiamò, tra la sorpresa generale, a Brescia nel febbraio di un anno fa dopo l’esonero di Davide Dionigi e l’interregno di 90 minuti di Daniele Gastaldello. L’amichevole di sabato contro la Sampdoria ha dato indicazioni confortanti. Che Clotet fosse bravo, lo si era capito in quei 3 mesi del 2021, quando la squadra passò dalla zona play-out ai play-off, conquistati con una folle ed esaltante rincorsa all’ultima giornata vincendo a Monza. E anche contro un’avversaria di Serie A, il Brescia ha convinto sul piano del gioco. Ha creato occasioni su occasioni, arrivando con facilità in area avversaria. Lo ha fatto meglio quando, riconquistando il pallone, è ripartito in velocità. Niemeijer, Ndoj (2 volte), Ayé e Bisoli hanno impegnato severamente Audero, il portiere doriano risultato di gran lunga il migliore in campo. Ma le lacune della rosa sono evidenti. Come la mancanza di alternative adeguate sulle fasce laterali. L’assenza di Huarda ha costretto Clotet ad adattare Mangraviti sulla mancina. E quando Mangraviti è stato sostituito, al suo posto è entrato Papetti, così il Brescia si è ritrovato nella parte finale con 4 centrali di ruolo. Qualche perplessità in attacco, fatto soprattutto di scommesse: se Niemeijer confermerà i numeri olandesi (20 reti in 46 partite nell’ultima stagione con l’Excelsior), se Ayé tornerà quello della prima gestione Clotet (18 presenze, 12 reti), se Bianchi esploderà (ma avrebbe bisogno di avere spazio con continuità: sabato nemmeno un minuto). Quanto a Moreo, le 10 reti del campionato scorso sono già un plus rispetto alle sue medie abituali tra i cadetti. Il bomber che garantisca almeno 15 centri stagione potenzialmente c’è. Anzi, ci sono. Ma si tratta di scommesse. La scorsa stagione, oltre che su Ayé, si puntava forte su Bajic, 45 gol nei precedenti 3 campionati tra Turchia e Serie B italiana (Ascoli): non è andata come sperato (solo 3 centri per il bosniaco) e anche per questo motivo l’obiettivo della promozione diretta è stato fallito a dispetto del non indifferente dispiegamento di risorse economiche. C’è tempo fino al 31 agosto, giorno di chiusura delle trattative, per colmare le lacune. Ma la partita del Brescia è doppia e quella da cui dipende tutto non si gioca né al mercato e nemmeno in campo, ma nelle aule di un tribunale. Se Cellino la vince, come tutti si augurano, potrà nascere un Brescia davvero interessante, anche se sulla carta meno quotato come in passato. Questione di giorni, forse di ore. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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