Brescia, la vera difesa di Cellino sono i risultati Clotet e squadra, a voi!

di Vincenzo Corbetta
La formazione del Brescia nell’amichevole di una settimana fa contro la Sampdoria, nell’unica gara giocata finora allo stadio Rigamonti ONLY CREWMassimo Cellino, 66 anni, con l’allenatore Pep Clotet, 45
La formazione del Brescia nell’amichevole di una settimana fa contro la Sampdoria, nell’unica gara giocata finora allo stadio Rigamonti ONLY CREWMassimo Cellino, 66 anni, con l’allenatore Pep Clotet, 45
La formazione del Brescia nell’amichevole di una settimana fa contro la Sampdoria, nell’unica gara giocata finora allo stadio Rigamonti ONLY CREWMassimo Cellino, 66 anni, con l’allenatore Pep Clotet, 45
La formazione del Brescia nell’amichevole di una settimana fa contro la Sampdoria, nell’unica gara giocata finora allo stadio Rigamonti ONLY CREWMassimo Cellino, 66 anni, con l’allenatore Pep Clotet, 45

La vera difesa di Massimo Cellino sono i risultati del suo Brescia. Alle prese con la vicenda giudiziaria per reati fiscali, esplosa nel maxi sequestro da 55 milioni dei giorni scorsi, mai come in questo momento il presidente ha bisogno della squadra. Una stagione all’altezza gli gioverebbe dal punto di vista economico (valore dei giocatori in rialzo, diritti Tv quintuplicati in caso di Serie A), ma soprattutto umano. La solidarietà chiesta ai giocatori martedì, a decisione del Tribunale del Riesame calda, significa proprio questo: lavorare al massimo ogni giorno per una stagione sorprendente. Al contrario degli anni scorsi, il Brescia non è il favorito numero 1 per la promozione in Serie A nonostante il primato di fedeltà cadetta: il 14 agosto, contro il Sudtirol, inizierà il campionato di B numero 64 della sua storia. Ha una rosa che va completata, con giovani interessati (l’ultimo è il centrocampista Nuamah, classe 2005, fresco di firma del primo contratto da professionista), giocatori collaudati (Cistana, se rimarrà; Adorni, Moreo, capitan Bisoli, il ritrovato Ndoj, van de Looi, Ayé), con un anno di esperienza in più nella categoria (Karacic, Huard, Bertagnoli, Bianchi). E i nuovi acquisti da scoprire: Galazzi, Garofalo, Niermaijer. La rosa va puntellata e a guidarla c’è un allenatore, Pep Clotet, che Cellino conosce benissimo e di cui si fida. Lo ha avuto come vice al Leeds, lo ha messo alla prova nella seconda parte del campionato 2020-21, vedendo ricambiata la fiducia da una rimonta che in 3 mesi ha portato il Brescia dalle soglie della zona salvezza ai play-off promozione. Manca una settimana al debutto ufficiale 2022-2023. Sabato prossimo, 6 agosto, c’è la trasferta di Pisa per la prima di Coppa Italia. E alla vigilia di ferragosto, con il confronto interno contro il Sudtirol, inizia la Serie B. Fare bella figura a Pisa, contro una parigrado, è importante ma conta il campionato. Come ha chiaramente detto la Guardia di Finanza, l’indagine non tocca il Brescia. Ma se il sequestro dei beni di Cellino non portasso alla cifra di 55 milioni? Lungi dall’esprimere giudizi sulla vicenda giudiziaria, il timore è che questa situazione possa influire sul rendimento della squadra, come accaduto nel 2014-15, quando le vicissitudini societarie (e la penalizzazione di 6 punti da scontare subito per inadempienze finanziarie) portarono alla retrocessione in Serie C, poi annullata dal ripescaggio estivo, di una rosa che sulla carta valeva almeno la zona play-off. Ecco: Clotet e i giocatori devono fare in modo che il campionato alle porte vada in modo diverso. Non si chiede la luna, non si pretende la promozione diretta in A (se viene, tanto meglio!), ma una squadra che sorprenda con il gioco e soddisfi con i risultati. In questo momento la vera difesa di Cellino. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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