L'ANALISI

Brescia, rialzati. Non si può più scherzare col fuoco

di Vincenzo Corbetta
Il vantaggio sulla zona retrocessione diretta adesso è di soli 5 punti Domani al Rigamonti lo scontro diretto col Cosenza: vietato sbagliare
Florian Ayé, 8 gol in campionato: in questo momento segna solo lui
Florian Ayé, 8 gol in campionato: in questo momento segna solo lui
Florian Ayé, 8 gol in campionato: in questo momento segna solo lui
Florian Ayé, 8 gol in campionato: in questo momento segna solo lui

«Ma noi non dobbiamo guardare la classifica». Quante volte si è sentita una dichiarazione del genere da parte di allenatori, giocatori, che le cose vadano bene o male? Il Brescia, in questo momento, non è nelle condizioni di ignorare la situazione in cui si è cacciato tra una turbolenza e l'altra, tra un cambio di allenatore e un'inversione di ambizione, tra un pari e una sconfitta. La situazione va monitorata, eccome. La zona retrocessione diretta è a soli 5 punti, l'Ascoli terz'ultimo sta a quota 22 e la speranza è che il gol della sconfitta preso al 93' nelle Marche alla fine non pesi: un punto in più per i biancazzurri, 2 in meno per gli avversari e la graduatoria avrebbe un altro senso. Ma la situazione è questa e non bisogna girarci intorno. Così come non si può ignorare una costante di questo Brescia: a ottimi primi tempi fa seguire riprese al piccolo trotto. Non per niente la squadra cara al presidente Massimo Cellino in B ha perso più punti di tutti dopo l'intervallo: con i 2 gettati a Chiavari fanno 15, un tesoretto, la differenza con il 3° posto in classifica.Non è casualità o sfortuna. Il problema è semplice: questa squadra, pare evidente, non ha abbastanza benzina nel motore. Delneri prima e Dionigi poi hanno insistito molto sul lavoro settimanale, riempiendo il programma di doppi allenamenti molto intensi. Cellino, probabilmente molto mal consigliato, ha deciso che non era questa la strada giusta. Ma la mancanza di tenuta annulla la superiorità tecnica e di spessore della rosa a disposizione di Clotet. Anche contro l'Entella, ultimo in classifica e a secco di punti da tempo immemorabile, il Brescia nella prima frazione ha chiaramente mostrato la sua superiorità, senza però tradurla in un vantaggio più consistente. Anche perché segna solo Ayé, ma di questo si parla più diffusamente nel focus a fianco.Domani sera al Rigamonti arriva il Cosenza, rinfrancato dal primo successo interno della stagione, contro il Chievo. Una sfida che i biancazzurri non possono sbagliare ma che devono affrontare non solo dall'alto del loro valore ma con l'umiltà di chi deve lottare per sopravvivere, per evitare la discesa in C e sarebbe la seconda consecutiva dopo l'ennesimo, rovinoso ascensore B-A-B di cui la pluricentenaria storia biancazzurra è purtroppo zeppa. Ma adesso basta scherzare con il fuoco. I giocatori del Brescia devono avere lo spirito di Dimitri Bisoli, capitano vero, figlio di tanto padre, esemplare non solo in campo. Sa bene, il centrocampista, che non si ottiene nulla per nulla, che i traguardi non si tagliano per diritto divino. D'accordo la massima determinazione in partita, ma è necessario in primis un lavoro a monte, ridare a questo gruppo fiato e gambe che possano supplire ai difetti che hanno portato a questa situazione per ora solo deficitaria ma che calcisticamente può diventare drammatica se si pensa che, tanto, il Brescia ha la permanenza in B garantita.La squadra di Clotet fa ancora in tempo a dare un altro senso al campionato, i margini ci sono, le qualità anche. Ma tutte queste turbolenze, i continui colpi di scena e i cambi di allenatore, con conseguente passaggio da un metodo di lavoro a un altro, non possono non incidere anche su una squadra che, sulla carta, ha ben altri valori. Ora è il momento di mostrarli davvero, questi valori. Una questione di orgoglio, di amor proprio. Per tutti, ma soprattutto per chi è stato parte integrante della trionfale promozione di 2 anni fa. E magari sbirciare la classifica può servire per rendersi conto che, no, il Brescia non deve stare dove è adesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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