Brescia, sono numeri da A Rilancio figlio delle novità

di Alberto Armanini
Mehdi Leris: ex Sampdoria, centrocampista dalle qualità indiscutibili, è partito benissimo AGENZIA FOTOLIVE
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Non serve sapere il risultato dell'amichevole di oggi con il Venezia (calcio d'inizio alle 17 al Rigamonti) per dirlo. Il Brescia ha già una rosa da Serie A. I numeri non mentono. Confermano ciò che le prime due giornate di campionato hanno chiaramente lasciato intendere. Rosa top. Il Brescia ha la terza rosa della B per valore di mercato dei giocatori (fonte Transfermarkt). La classifica è guidata dal Parma con un valore di 83,9 milioni di euro per 34 giocatori. Dennis Man il più quotato con 10 milioni. Al secondo posto c'è il Monza, che ha portato il totale a 50,18 milioni per 31 calciatori. E qui il più prezioso è Carlos Augusto (5,5 milioni). Sul terzo gradino del podio ci sono quindi i 36,7 milioni di euro del Brescia. Il giocatore più prezioso del pacchetto biancoblù è Andrea Cistana (5 milioni) davanti ad Ayé (3), Bisoli (2,5), Jagiello (2,3) e Karacic (2,3). Visto e considerato che i più «economici» sono i ventenni Andreoli (100mila euro), Olzer (150mila) e Capoferri (175mila), ovvero giocatori con un minutaggio in B che ad oggi non supera la mezz’ora, va da sé che il valore del gruppo di Inzaghi è destinato ad aumentare con il passare delle settimane e delle partite. Una conferma anche dei grandi margini di miglioramento a disposizione di questa rosa. Tradotto: il bello deve ancora venire. Al di sotto del Brescia c'è un gruppo di 4 squadre che stazionano tra i 20 e i 30 milioni: Crotone (28,4), Lecce (27,3), Benevento (25,3) e Cremonese (21,1). Gira e rigira sono i nomi che si fanno anche quando le valutazioni passano dal piano economico a quello sportivo. Se non ci saranno sorprese, il gruppo di squadre che potrà ambire serenamente alla Serie A sarà quello. E il Brescia di Inzaghi c'è. Internazionale. Super Pippo ha la seconda squadra per numero di stranieri di tutta la B. La prima è (ancora) il Parma (21) mentre nel Brescia gli stranieri sono 17. L'esterofilia si è rivelata spesso un valore nelle ultime stagioni, in un campionato che fatica sempre di più a far emergere il talento degli italiani ed è diventato terra di passaggio per stranieri di belle speranze che cercano il trampolino verso il grande calcio. Età media. Un punto controverso potrebbe riguardare la carta d'identità di questo Brescia, che oggi è la seconda squadra più giovane del campionato. Controverso perché nel calcio c'è chi ritiene la gioventù un vantaggio e chi la considera un limite. Come sempre, però, si tratta di capire chi sono i giovani in questione. E il perché è scritto ancora una volta nei numeri. Dopo il Crotone, irraggiungibile con i suoi 23,8 anni di età media (per 29 giocatori), ci sono Brescia e Cosenza con 24,9 anni (anche qui per 29 giocatori). Ma l'ultima giornata ha evidenziato che sono due modi opposti di intendere la gioventù. È vero che Cellino e Botturi hanno scelto calciatori giovani ma anche di sicuro affidamento. Il caso esemplare è Matteo Tramoni, ventunenne che ha infilato due partite di altissimo livello con Ternana e Cosenza. Efficacia. L'ultimo dato è forse quello più interessante. Il nuovo Brescia di Inzaghi è la squadra che ha segnato più volte con i nuovi acquisti (4 gol). Segno che le cose stanno funzionando nel modo giusto e non ci sono oggetti misteriosi. Il tutto nel segno della credibilità tecnica. Inzaghi, ad oggi, è l'uomo attorno al quale si stanno condensando le virtù della squadra, oltre che la fiducia del presidente. È un bel vantaggio per un ambiente abituato a cambi di allenatore e rivoluzioni. In questo modo si toglie un alibi non da poco ai giocatori.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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