il caso

Brescia sul Var nero Inzaghi: «Ti fanno passare la voglia»

Girare le città di notte può essere istruttivo. A Frosinone, dopo la mezzanotte di lunedì, un gruppo di tifosi gialloblù, tutti con maglie e sciarpe della loro squadra del cuore, al tavolo di una paninoteca parla della partita. Da una parte c'è il rammarico per il successo sfumato al 90'; dall'altra, con molta onestà, viene ammesso lo spavento dopo il contatto in area ciociara tra Ricci e Moreo: «Pensavamo lo fischiasse, il contatto era netto: dalla Curva Nord si è visto benissimo».
Un rigore solare per tutti, perfino per i tifosi del Frosinone, tranne che per Dionisi di L'Aquila, che pure è in posizione ideale per giudicare. Ma cosa vede, o meglio non vede il direttore di gara? E perché non viene richiamato al Var a rivedere l'azione, come accaduto nel primo tempo per il gol annullato a Zampano per fuorigioco? «Mi sono arrabbiato molto per questo episodio - il commento di Filippo Inzaghi nel dopogara -. Già il Var lo scorso anno con il Benevento mi ha giocato brutti scherzi. Bisognerebbe chiarirne l'utilizzo. Dal campo era un rigore netto, poi se il Var evidenzia che il contatto non c'è stato, l'arbitro lo toglie. Ma non si può non fischiare in questo caso».

Chissà se Inzaghi avesse sentito i tifosi del Frosinone: la sua rabbia sarebbe salita a livelli pericolosi per la pressione. Ma ai microfoni, pur mantenendo toni pacati, Inzaghi a bassa voce butta lì: «Dionisi era al Var venerdì sera contro il Crotone, c'era un rosso per il fallo ai danni di Joronen», le sue parole. E a Sky aggiunge: «A me piace il calcio vero, così però ti fanno passare la voglia e ce ne vuole per farla passare a me». E ancora: «Noi dobbiamo cercare di aiutare gli arbitri ma è necessario anche capire quando il Var può intervenire, altrimenti si creano confusione e disagio».
Uno sfogo in piena regola, quello di Inzaghi, che a fine gara viene pure ammonito per proteste da Dionisi, che tra l'altro è l'arbitro del celeberrimo Brescia-Cittadella 3-3 del 6 febbraio scorso. Ricordate? I biancazzurri, affidati temporaneamente a Gastaldello dopo l'esonero di Dionigi e prima dell'arrivo di Clotet, si portano sul 3-0 e nel secondo tempo subiscono la rimonta dei veneti, favorita da un clamoroso abbaglio del guardalinee che sul gol del 3-2 non vide un fuorigioco chilometrico di Frare, autore della rete. Comica l'indecisione del collaboratore di Dionisi, che alza la bandierina, poi la abbassa in una sorta di balletto della titubanza. Allora il Var in B non c'è, ma con l'arbitro di L'Aquila la differenza è minima.
Oltre che con Dionisi, il Brescia non è fortunato nemmeno con il Var. Oltre allo scontro Nedalcearu-Joronen in Brescia-Crotone, con il difensore dei calabresi incredibilmente graziato (era da rosso diretto), ad Alessandria il gol preso è viziato da un fuorigioco di Marconi, sul cui colpo di testa finito sul palo Corazza segna. Poi Palacio nel finale fissa il 3-1 e tutto passa in cavalleria. Ma i 2 pareggi contro Crotone e Frosinone, alla fine, lasciano l'amaro in bocca per quello che poteva essere, se certi episodi fossero stati valutati correttamente, e non è stato. 

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