Brescia, una pioggia di gol che va oltre la scaramanzia

Chissà come sarebbero andate le cose se Ayé non si fosse visto annullare quel gol nella fase conclusiva del primo tempo. A fine gara Massimo Cellino ci scherza su e guarda oltre la scaramanzia di quel 17 che segna, come fosse un termometro, la prima uscita ufficiale dei biancazzurri. Una scorpacciata di gol (17-1 il risultato) per inaugurare al meglio la nuova stagione e trarre un primo bilancio. Al termine della prima settimana di ritiro, e con le gambe ancora imballate dai notevoli carichi di lavoro, arrivano quasi unicamente risposte positive. Il presidente biancazzurro è in prima linea a seguire i suoi ragazzi, incitati da oltre 500 tifosi che hanno raggiunto Ronzone. Cori, applausi e una passione degna della Serie A: la cornice perfetta dalla quale ripartire. E poco importa se in campo il Brescia affronta una formazione dilettantistica di Prima categoria, l’Alta Anaunia. Entusiasmo alle stelle su tutti i fronti, o quasi. Il «primo» Brescia versione 2022/2023 viene promosso a pieni voti. Piace il piglio propositivo, si vede la mano di Pep Clotet a livello tattico e gli interpreti visti all’opera sembrano essersi calati alla perfezione nel 4-3-1-2, il credo del tecnico catalano che mischia le carte nel corso dei due tempi. Si parte con Andrenacci tra i pali e i giovani Castellini e Capoferri schierati sulle corsie laterali, mentre Cistana e Mangraviti agiscono centralmente. Labojko in cabina di regia supportato da capitan Bisoli e Ndoj, mentre Olzer agisce alle spalle del tandem Ayé-Bianchi. Assenti gli affaticati Huard (polpaccio) e Andreoli, oltre a Lezzerini, che ha svolto lavoro personalizzato. L’avversario è decisamente modesto, ma il Brescia domina, attacca e ringhia su ogni pallone. Ayé segna un gol, se ne vede annullare un altro, e si fa apprezzare per un paio di assist al bacio, Bianchi riparte con una tripletta, capitan Bisoli ne fa due dopo aver sbloccato il punteggio. E poi ci sono i ritrovati Olzer e Ndoj: l’ex Milan segna un gol e illumina con le sue giocate, «Manu» colpisce in due occasioni (la prima con una magistrale punizione), centra una traversa e si fa notare per il grande agonismo con il quale affronta la sfida. Cellino lo ha riaccolto come si fa con un figlio, e lui non ha alcuna intenzione di deluderlo. L’unico neo è rappresentato dal gol trentino, realizzato da Youssef da metà campo con la complicità di Perilli, pescato fuori dai pali come accadde un anno fa di questi tempi a Darfo contro il Renate (destro vincente di Galuppini). La goleada riparte nella ripresa. Un palo colpito dopo una manciata di secondi è il preludio alla nuova pioggia di gol, aperta dallo scatenato Moreo su invito di Niemeijer: l’ex Empoli chiuderà con una tripletta, mentre l’olandese prelevato dall’Excelsior si farà apprezzare per un gol e buoni movimenti. Bertagnoli confeziona l’assist per Galazzi prima di beffare il portiere avversario sfruttando un rimpallo favorevole. Nel finale trovano i meritati applausi anche i giovani. L’intraprendente Tomella infila dalla distanza, imitato in scivolata più tardi da Nuamah, classe 2005 che compirà 17 anni solo il prossimo 31 dicembre. Per entusiasmarsi ci sarà di sicuro tempo, ma se il buongiorno si vede dal mattino...•. © RIPRODUZIONE RISERVATA