L'INCHIESTA

Centro sportivo Torbole: cadono le accuse per Cellino e per il sindaco Sisti

Il giudice dell'udienza preliminare ha disposto il non luogo a procedere nei confronti del presidente del Brescia e degli altri tre imputati coinvolti nella vicenda
Massimo Cellino, presidente del Brescia dal 2017
Massimo Cellino, presidente del Brescia dal 2017
Massimo Cellino, presidente del Brescia dal 2017
Massimo Cellino, presidente del Brescia dal 2017

Il giudice dell'udienza preliminare ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Massimo Cellino e degli altri tre imputati nei cui confronti la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per la vicenda relativa alla compravendita del terreno su cui poi è sorto il centro sportivo in cui si allenano le Rondinelle. Turbata libertà degli incanti era il reato contestato.

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La procura di Brescia aveva chiesto il rinvio a giudizio anche per il sindaco di Torbole Roberta Sisti, per Mauro Ometto, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Torbole, e Fabio Vizzini, membro della commissione urbanistica del Comune di Torbole Casaglia fino al 31 novembre 2017 e incaricato, come libero professionista, da Brescia Holding Spa, licenziataria di servizi per il Brescia Calcio, di redigere la stima del valore di un’area in via Donatori di Sangue poi venduta dal Comune a Brescia Calcio s.p.a. Solo pochi giorni fa la Cassazione ha annullato il maxi sequestro da 59 milioni eseguito la scorsa estate per presunti reati fiscali.

"Siamo molto soddisfatti - commenta il sindaco Sisti -. Dopo quattro anni finalmente siamo liberi da tutte le accuse"

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