Adòs Brescia! La partita va aggredita, il diritto a giocare in Serie B anche nella prossima stagione va conquistato con le unghie, affondando i denti nella carne viva dell’avversario. Per il ritorno dei play-out contro il Cosenza, lo stadio Rigamonti sarà esaurito: 15.962 spettatori, tanta è la capienza dello stadio di Mompiano, sospingeranno il Brescia a caccia dell’impresa-salvezza. Servono 2 reti di scarto dopo lo 0-1 dell’andata, più facile con i ruggiti congiunti di pubblico e giocatori. La vittoria di misura con qualsiasi punteggio (1-0, 2-1, 3-2, ecc.) comporterebbe i tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità tra andata e ritorno, i calci di rigore.
Si inizia alle 20.30, i cancelli apriranno alle 18
Si inizia alle 20.30, i cancelli apriranno alle 18. Si profila una notte lunghissima al Rigamonti e in tutta Brescia. Da giorni non c’è posto, in città e in provincia, dove qualcuno non chieda: il Brescia ce la farà, chi gioca, Cellino cede la società o meno, cosa accadrà dopo. E questo significa che, al di là di tutto, l’interesse c’è. E quando le istituzioni comprenderanno cosa c’è in palio davvero, oltre alla mera categoria e al puro aspetto agonistico, quando il Brescia si batte per un obiettivo, che sia promozione o salvezza come in questi caso, allora davvero questa piazza potrà aspirare a qualcosa in più. E magari qualche imprenditore di peso si avvicinerà sentendosi spalleggiato da chi ci dovrebbe rappresentare al livello più alto.
In C i biancazzurri mancherebbero dal 1985
La permanenza in B significa salvaguardare la propria storia, che parla di 64 campionati cadetti, la «casa» del Brescia. In C i biancazzurri mancano dal 1985 e nessuno ne sente la nostalgia. Ci sarà tempo, modo e ampio spazio su queste colonne per qualsiasi tipo di analisi sul perché di una stagione così sofferta. Adesso conta che il Brescia sfrutti l’onda magnetica del Rigamonti, la forza della passione. Vero, i tifosi non vanno in campo e non si vince con lo stadio a favore.
È il Brescia che deve volgere questo aspetto a proprio vantaggio con una partita giocata sì con la testa, ma mettendo subito l’avversario nelle condizioni di sapere che tipo di serata lo aspetta: aggredire alti, non lasciare respiro, creare anche il caos in area avversaria senza quella ragnatela di passaggi orizzontali come a Cosenza.
Di recente il Brescia ha dimostrato di poter segnare 2 reti in pochi minuti se va all’assalto: il 1° maggio contro il Cosenza (2-1: Adryan al 5’ e Cistana al 18’ della ripresa), il 19 a Palermo, nell’ultima giornata, quando tra il 9’ e l’11 del 2° tempo Ayé e Rodríguez annullarono l’uno-due rosanero della 1ª frazione conquistando quel punto che consentì di evitare la Serie C diretta.
La possibile formazione
In difesa possibile Mangraviti a sinistra per l’infortunato Huard, il rientro di Adorni a fianco di Cistana, Karacic a destra e Andrenacci in porta; in mediana Labojko in regia, Bisoli e Björkengren mezzeali. Il dubbio è davanti: possibile iol tridente Bianchi-Ayé-Rodríguez, oppure uno tra Listkowski, Ndoj e Galazzi dietro Ayé e Rodriguez. Chiunque giocherà, la partita è da dentro o fuori. Va aggredita. Adòs Brescia! •. © RIPRODUZIONE RISERVATA