Gioco offensivo e tanta fantasia per sorprendere

di Alessandro Maffessoli
Il nuovo Brescia riparte per una nuova avventura nel campionato di Serie B dopo il 6° posto e la semifinale play-off disputata al termine dello scorso torneo
Il nuovo Brescia riparte per una nuova avventura nel campionato di Serie B dopo il 6° posto e la semifinale play-off disputata al termine dello scorso torneo
Il nuovo Brescia riparte per una nuova avventura nel campionato di Serie B dopo il 6° posto e la semifinale play-off disputata al termine dello scorso torneo
Il nuovo Brescia riparte per una nuova avventura nel campionato di Serie B dopo il 6° posto e la semifinale play-off disputata al termine dello scorso torneo

Idee chiare abbinate a un gioco offensivo e spumeggiante. Il ritorno di Pep Clotet sulla panchina biancazzurra ha permesso al Brescia di riscoprirsi come squadra maschia e propositiva. Manovra fluida, verticalizzazioni e, soprattutto, tante occasioni da rete create. Le basi per divertirsi sembrano esserci tutte. Questione di mentalità perché, al netto del valore delle avversarie, ciò che più conta è come si impostano le partite. E come si affrontano. Durante il ritiro di Ronzone (Trento) i biancazzurri hanno lavorato molto, puntando sull'intensità (il credo per eccellenza del tecnico catalano), mostrando poi sul campo tutti i benefici di una preparazione iniziata lo scorso 2 luglio. Tra test amichevoli ed esordio in Coppa Italia il Brescia ha saputo già dare grandi risposte. Dalle scorpacciate di gol contro i dilettantisti siamo passati alle mini-goleade contro squadre professionistiche; in mezzo l'ottima prova, pur senza segnare, contro la Sampdoria. Ma anche in questo caso i biancazzurri hanno dimostrato di meritare ben più di un avversario di Serie A. La "prima" di Coppa è stata poi superata brillantemente: altri 4 gol, la giusta reazione dopo lo svantaggio iniziale, e una mentalità offensiva mantenuta fino al triplice fischio finale. Il modulo? 4-3…e fantasia. Sì, perché al netto di un pacchetto arretrato quasi intoccabile e un centrocampo strutturato su basi solide, è l'attacco il reparto capace di far cambiare volto alla squadra. Dalla trequarti in su il Brescia ha svariate soluzioni da poter adottare in base alla forza e alla struttura fisica dei rivali di turno. Pur avendo a disposizione, numericamente, meno elementi rispetto alla passata stagione. Ayé, Bianchi e Moreo si possono alternare nel ruolo di prima punta, con l'ex Empoli che si è ben disimpegnato anche da trequartista, compito che Clotet potrebbe decidere di affidare anche a Olzer, atteso al riscatto dopo una stagione falcidiata da fastidiosi guai fisici, e Niemeijer, appena prelevato dagli olandesi dell'Excelsior (18 reti, 17 assist e una promozione in Eredivisie nella stagione 2021/22). A metà campo van de Looi è la fonte del gioco, sostenuto da un blocco di mezz'ali di qualità: capitan Bisoli, ma anche Bertagnoli, adattabile a terzino destro, Galazzi e, soprattutto, Ndoj. Il centrocampista albanese ha fin qui incantato ed è segnalato tra gli acquisti più preziosi del nuovo Brescia. In difesa agiranno sulle fasce Karacic, che tra novembre e dicembre giocherà il Mondiale in Qatar con l'Australia, e Huard; in mezzo la certezza Cistana e Adorni (con Mangraviti jolly). E tra i pali Andrenacci e Lezzerini se la giocano alla pari per una maglia da titolare.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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