«Brescia ai bresciani». Di tanto in tanto il refrain torna di moda. Un tormentone buono per tutte le stagioni. Brescia ai bresciani è anche il leitmotiv autunno-inverno del presidente Cellino. Che nella conferenza stampa di presentazione della nuova sponsorizzazione del settore giovanile targata Intesa San Paolo è partito da un dato inesatto per arrivare a un concetto che invece spacca il capello in due. «Oggi in Italia le primavere e i settori giovanili sono composti al 75 per cento da stranieri - ha detto Cellino -. Noi abbiamo il dovere, come presidenti di calcio e industriali, di stare vicino al territorio e puntare sui talenti di questa provincia». Il dato sbagliato è quello numerico. Ad oggi la quota di stranieri nelle primavere è di molto inferiore al 75%: tra Primavera 1, 2a e 2b i giocatori stranieri sono 250 su 1372, ovvero il 18,2% e più sotto si va dal 4,3 dell'Under 17c al 15,8 dell'Under 18. Gli italiani ci sono e sono pure bravi. (...)
Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola