Dopo l’ultima, ecco la penultima. Il Vicenza, dopo il Pordenone. Con una doppia arma in più: l’uomo con la media-punti più alta di tutta la B (Leris: 2.5 a gara con lui in campo) e il capocannoniere dello scorso campionato (Ayé, 16 reti), finora utilizzato con il contagocce per un infortunio. Innesti fondamentali per una squadra che, nelle ultime 2 giornate, ha misurato il proprio grado di grandezza che è direttamente proporzionale a come tratta gli avversari, che siano di vertice o di bassa classifica. I 180 minuti prima della sosta sono un segnale eloquente: 1-0 al Benevento, una delle favorite per la promozione diretta; 1-0 al Pordenone, cenerentola del campionato. Dal Ciro Vigorito nel capoluogo sannita al Mario Rigamonti di Mompiano, due prove di forza di una squadra che, in una sosta (quella di ottobre), ha cambiato pelle. La stessa difesa che prima imbarcava gol a ogni spiffero, adesso è diventata praticamente imperforabile. (...)
Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola