Il Brescia scopre le carte per un poker d’autore

di Vincenzo Corbetta
Alfredo Donnarumma, 30 anni: in campionato soltanto 3 reti finora Marko Pajac, 27 anni: il terzino sinistro è uno degli acquisti di gennaio
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Alfredo Donnarumma, 30 anni: in campionato soltanto 3 reti finora Marko Pajac, 27 anni: il terzino sinistro è uno degli acquisti di gennaio

Contro la Reggina il Brescia non deve solo dare le carte, visto che gioca al Rigamonti (ore 19), ma scoprirle per vedere se ha nei piedi un bel poker. Nessun azzardo se si pensa a un’altra mano vincente, dopo le 3 precedenti contro Cosenza, Venezia e Frosinone. La posta in palio? Altri 3 passi più lontano dalla zona rischio, in questo momento distante 8 punti, e altrettanti per avvicinarsi ai play-off, dimezzando lo svantaggio dall’8° posto da 6 a 3 punti visto il ko della Spal a Pisa nell’anticipo di ieri sera. Chiaro che Clotet dice il vero quando raccomanda di «guardare partita per partita». Ma è difficile credere che nessuno nello spogliatoio e in società abbia dato una sbirciatina alla classifica, anche solo per un attimo fuggente, soprattutto chi è qui dall’anno della promozione, tanto per vedere l’effetto che fa dopo una stagione e mezza sempre in fondo a sospirare, a rimuginare quel che poteva essere e non è stato, una sconfitta e una delusione via l’altra. Il Brescia, in questa ancora insoddisfacente stagione, ha già vissuto una fiammata del genere, tra Santa Lucia e Natale, le prime partite di Dionigi, 2 vittorie in casa contro Salernitana e Reggiana (3-1 contro entrambe) e 2 pareggi esterni contro Pordenone e Pescara (1-1). Ma si giocava a ritmo serrato, il Brescia non era in condizione, aveva l’infermeria zeppa e qualche giocatore contagiato. Fu un’impresa, quella di Dionigi, che poi pagò dazio nelle partite successive - trasferta con la Spal a parte (3-2) - fino all’esonero dopo la sconfitta ad Ascoli (1-2). Clotet finora ha un ruolino da promozione diretta: 14 punti in 7 partite. Lavora in condizioni diverse. Intanto ha recuperato giocatori chiave che all’andata, per un motivo o per l’altro non sono mai stati disponibili (Cistana) o quasi (Ndoj), sono stati utilizzati con il contagocce (Bjarnason) o non ingranavano (Ayé). L’altro rinforzo interno in corsa potrebbe, anzi deve essere Donnarumma, che con i suoi gol deve diventare l’arma per l’impossibile. Non è fortuna, ma un merito come quello di avere dato un’identità precisa al Brescia, squadra con meccanismi di copertura degni di tal nome e non più colabrodo. Il tassello successivo alla composizione di un mosaico d’autore è, appunto, il recupero del capocannoniere cadetto 2018-19 (25 reti). Che, contro la Reggina, potrebbe tornare titolare. Ma deve dimostrare che la sua presenza è di nuovo un valore aggiunto: le ultime 3 vittorie sono arrivate senza di lui. E va bene i segni lasciati dal Covid - che sulla propria pelle non solo si vivono, ma si portano -, ora però è il momento di reagire, di smettere di essere solo un ricordo sempre più appartenente al passato. Donnarumma questa sera farebbe coppia con Ayé, con Jagiello trequartista. In mediana è ballottaggio Labojko-Van de Looi con il polacco favorito, idem sulla sinistra con Pajac-Martella e anche in questo caso ha più possibilità di iniziare chi a Frosinone è entrato in corsa, ovvero Pajac. Una mini rotazione, dunque, per il Brescia che domenica alle 21 sarà atteso all’Arechi dalla Salernitana. Ma intanto c’è la Reggina nel Rigamonti vuoto, in una città ancora una volta martoriata dal Coronavirus e che, dalla squadra che risale, può trovare consolazione in un periodo durissimo che si sta prolungando. Se sono bastati 3 successi per riaccendere la scintilla, figurarsi se si scoprono le carte giuste per calare il poker. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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