Il Brescia sogna: la formula Serie A funziona ancora

di Gian Paolo Laffranchi
Emanuele Ndoj, doppietta, con Florian Ayé, un gol: i primattori del primo successo stagionale del Brescia, venerdì sera contro il  Lecce FOTOLIVE
Emanuele Ndoj, doppietta, con Florian Ayé, un gol: i primattori del primo successo stagionale del Brescia, venerdì sera contro il Lecce FOTOLIVE
Emanuele Ndoj, doppietta, con Florian Ayé, un gol: i primattori del primo successo stagionale del Brescia, venerdì sera contro il  Lecce FOTOLIVE
Emanuele Ndoj, doppietta, con Florian Ayé, un gol: i primattori del primo successo stagionale del Brescia, venerdì sera contro il Lecce FOTOLIVE

In fondo c’è chi l’aveva già fatto, e aveva fatto bene. Allegri, subentrando a Conte nella Juventus, cambiò poco e vinse tanto. Aveva ragione: perché cercarsi il freddo per il letto? Così, con la saggezza di chi è nel calcio da più di una vita e in quella precedente faceva il capitano difensore, Diego Lopez si è ripresentato a Brescia e nel momento della difficoltà ha pensato che la cosa migliore da fare fosse tornare sulla strada vecchia anziché provarne una nuova: rispolverare il 4-3-1-2 con cui due stagioni fa i biancazzurri hanno vinto il campionato. La formula Serie A: uno scherzo del destino averla ripristinata proprio contro il Lecce di Eugenio Corini, che di quel metodo era stato il fautore, ottenendo la prima vittoria stagionale con un rotondo 3-0. «QUESTA È UNA SQUADRA abituata a giocare con questo modulo. Così ha già vinto un campionato di Serie B». Nel post-partita Diego Lopez ha confermato ciò che il campo aveva dimostrato. Ciò che aveva detto anche il redivivo Emanuele Ndoj, alla prima doppietta in carriera ma già fra i protagonisti della promozione del 2019: «Questo modulo ci dà certezze». Non è questione di numeri e basta, ma di caratteristiche. Il 4-3-1-2 (rispetto al 4-4-2 che il predecessore dell’uruguaiano Delneri avrebbe voluto avere il tempo di affinare) consente di sfruttare al meglio le caratteristiche di elementi come Spalek, chiave tattica perfetta da trequartista, e il neoacquisto Van de Looi, play naturale. Di mezzali felici di potersi sganciare a turno come Dessena e lo stesso Ndoj. Se poi si sblocca anche Ayé, mandando al settimo cielo il suo mentore Massimo Cellino... Il presidente ha assistito al trionfo del Brescia sul Lecce dell’ex Corini dalla tribuna, prima di tornare a Londra. Ha battuto il pugno sul cuore per il pupillo francese, che meritava la soddisfazione del gol a lungo inseguito e che stavolta ha potuto mettere le sue corse al servizio di uno schieramento compatto in cui i giocatori (molti sono compagni da diverse stagioni) si muovono a memoria. In un Brescia così pesano meno le assenze di Cistana e Bisoli, Torregrossa e Ragusa, e se i meccanismi funzionano non ci si deve aggrappare ai gol di Donnarumma (per una sera a secco, ma assistman per il bis di Ndoj). «Venivamo da giorni molto complicati, per tanti motivi - ha scritto su Instagram AD9 - e nonostante tutto siamo riusciti a fare una gran partita ottenendo un gran risultato. Il nostro campionato inizia ora». Riprova cercasi nelle prossime trasferte, martedì a Verona e domenica a Cremona. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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