Il Brescia stuzzica Cagni «Idee e gioco: mi piace»

di Vincenzo Corbetta
Emanuele Ndoj, 25 anni: per Gigi Cagni può essere l’arma in più del Brescia
Emanuele Ndoj, 25 anni: per Gigi Cagni può essere l’arma in più del Brescia
Emanuele Ndoj, 25 anni: per Gigi Cagni può essere l’arma in più del Brescia
Emanuele Ndoj, 25 anni: per Gigi Cagni può essere l’arma in più del Brescia

Il Brescia piace non poco a Gigi Cagni. Lo stuzzica, lo intriga: «Premetto che, in questo momento, dare giudizi su una squadra è prematuro - dice l’ex terzino e allenatore biancazzurro, 72 anni, ormai di casa a Zoagli in Liguria -. Ma la partita di Pisa mi ha piacevolmente meravigliato. Ho visto una squadra in buona condizione fisica, che ha gioco, idee. Sa quello che vuole e come ottenerlo». Cagni, 262 presenze e 3 reti in biancazzurro dal ’69 al ’78 e in panchina artefice della salvezza in B del 2016-17 (19 punti nelle 12 partite della sua gestione), ne ha viste troppe per fidarsi di 90 minuti soli, perdipiù in Coppa Italia: «Il Brescia l’ha presa sul serio - dice -, ma solo le formazioni di Serie A sono obbligate a vincere la Coppa Italia. Una squadra di B se passa bene, altrimenti pazienza a meno che non perda contro una rivale di Serie C. In campionato è diverso, i punti pesano davvero». Il Brescia 2022-2023 non parte tra i favoriti. Ma per Cagni «ha sicuramente le qualità per essere una pretendente alla promozione in A. Può giocarsela, l’importante è che trovi il centravanti da doppia cifra che è mancato lo scorso anno». E 12 mesi fa, a quest’ora, sulla panchina biancazzurra c’era Pippo Inzaghi, uno degli allievi prediletti di Cagni: «A parte la mancanza di un goleador, Inzaghi ha sofferto troppo tutto quanto accadeva intorno. È partito bene, poi la squadra è calata anche per questi motivi. È stata persa una bella occasione. Pippo non aveva in mano la rosa più forte, altre erano più attrezzate ma il suo Brescia avrebbe potuto fare di più». Ayé e Ndoj sono i giocatori che più di tutti stanno beneficiando della cura Clotet: «Di Ndoj possono parlare con cognizione di causa, l’avevo anch’io 5 anni fa - ricorda Cagni -. Un bravissimo ragazzo, che deve sentire attorno a sé la fiducia massima. Mi sembra che Clotet lo stia schierando nel ruolo giusto: mezzala sinistra con libertà di incidere e di stare solo nella metà campo altrui. Ndoj non si discute per talento e tecnica e, proprio per questo, deve giocare libero da compiti di copertura e marcatura. A Pisa l’ho visto fare benissimo il pressing, ma sempre nella metà campo avversaria». E su Ayé: «Ho visto che con Clotet ha ricominciato a segnare. E lo faceva anche nella prima esperienza dello spagnolo a Brescia. Non può essere un caso, evidente che questo tipo di gioco favorisce le qualità di Ayé ma credo che anche che tra allenatore e giocatore sia nata la giusta alchimia. Moreo ha fatto bene il trequartista e Bianchi ha qualità interessanti». Uno sguardo alle avversarie: «Mi piace molto il Genoa. Blessin, credetemi, è un ottimo tecnico e l’anno scorso si sarebbe salvato se avesse avuto un centravanti. Ora il Genoa ha preso Coda e risolto il problema del gol. Non male anche il Benevento, aveva già un’intelaiatura di prim’ordine. Non mi convince del tutto il Cagliari. Quanto al Parma molto dipende da Pecchia, se saprà confermarsi come lo scorso anno a Cremona. Buffon? Ha carisma ed esperienza da vendere, sarà fondamentale anche come uomo-spogliatoio». Il Como ha preso un campionissimo come Fabregas: «Non lo conosco come uomo. Il calciatore è fortissimo. So che è entrato in società, dunque stiamo parlando di una persona intelligente, che sa bene quel che fa». Infine Cagni illustra i 2 compiti principali di un allenatore: «Nel calcio non si inventa nulla - le sue parole -. Il primo è trovare la condizione fisica e mentale giuste per reggere tutto il campionato. Sarà impossibile andare a mille per 38 giornate su 38, ma la forma migliore serve anche per limitare i danni nei momenti di crisi. Poi bisogna equilibrare i gol fatti e subìti. L’anno scorso Inzaghi all’inizio ne prendeva troppi. Quando la sua difesa è diventata tra le migliori del campionato, faticava a farli. Clotet dovrà evitare che si ripeta una situazione del genere - conclude -, ma da quel che ho visto in Coppa Italia a Pisa è già a buon punto». Sì, il Brescia piace proprio a Gigi Cagni. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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