L’importante è finire... Vincendo e programmando

La dirigenza: prima della partita sorrisi fra la presidente della Germani Graziella Bragaglio e l’ex Ario Costa, in forza al PesaroBrian Sacchetti, uno dei veterani. La Leonessa si prepara a cambiare profondamente la sua rosa: tanti i giocatori in uscitaIn fase realizzativa il giocatore più efficace contro Pesaro è Giordano Bortolani, capace di mettere a segno 24 puntiIl patron Matteo Bonetti insieme ai big David Moss e Brian Sacchetti. Questa vittoria è come un cerchio che si chiude
La dirigenza: prima della partita sorrisi fra la presidente della Germani Graziella Bragaglio e l’ex Ario Costa, in forza al PesaroBrian Sacchetti, uno dei veterani. La Leonessa si prepara a cambiare profondamente la sua rosa: tanti i giocatori in uscitaIn fase realizzativa il giocatore più efficace contro Pesaro è Giordano Bortolani, capace di mettere a segno 24 puntiIl patron Matteo Bonetti insieme ai big David Moss e Brian Sacchetti. Questa vittoria è come un cerchio che si chiude
La dirigenza: prima della partita sorrisi fra la presidente della Germani Graziella Bragaglio e l’ex Ario Costa, in forza al PesaroBrian Sacchetti, uno dei veterani. La Leonessa si prepara a cambiare profondamente la sua rosa: tanti i giocatori in uscitaIn fase realizzativa il giocatore più efficace contro Pesaro è Giordano Bortolani, capace di mettere a segno 24 puntiIl patron Matteo Bonetti insieme ai big David Moss e Brian Sacchetti. Questa vittoria è come un cerchio che si chiude
La dirigenza: prima della partita sorrisi fra la presidente della Germani Graziella Bragaglio e l’ex Ario Costa, in forza al PesaroBrian Sacchetti, uno dei veterani. La Leonessa si prepara a cambiare profondamente la sua rosa: tanti i giocatori in uscitaIn fase realizzativa il giocatore più efficace contro Pesaro è Giordano Bortolani, capace di mettere a segno 24 puntiIl patron Matteo Bonetti insieme ai big David Moss e Brian Sacchetti. Questa vittoria è come un cerchio che si chiude

Il futuro è qui, girato l’angolo: stagione finita, tempo di programmi e qualche tessera del puzzle è già al suo posto o non è più come il general manager Sandro Santoro, che ha voluto dimettersi. Scelta che in Italia non compie quasi più nessuno e che gli fa onore. Premesse per dire che, al di là una stagione così deludente da volerla soltanto dimenticare in fretta, progettare è una necessità. La via seguita da una squadra che intanto chiude bene l’annata. Vincendo.

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