Lezzerini subito eroe: ci sono 2 predecessori

Marco Landucci, 58 anni, al Brescia dal ’92 al ’94: è vice allenatore della JuveRoberto Aliboni, 67 anni:  in biancazzurro dall’83 all’87 con 133 presenzeLa prodezza di Luca Lezzerini domenica sul rigore di Mazzocchi del Sudtirol: che debutto per il portiere del Brescia!
Marco Landucci, 58 anni, al Brescia dal ’92 al ’94: è vice allenatore della JuveRoberto Aliboni, 67 anni: in biancazzurro dall’83 all’87 con 133 presenzeLa prodezza di Luca Lezzerini domenica sul rigore di Mazzocchi del Sudtirol: che debutto per il portiere del Brescia!
Marco Landucci, 58 anni, al Brescia dal ’92 al ’94: è vice allenatore della JuveRoberto Aliboni, 67 anni:  in biancazzurro dall’83 all’87 con 133 presenzeLa prodezza di Luca Lezzerini domenica sul rigore di Mazzocchi del Sudtirol: che debutto per il portiere del Brescia!
Marco Landucci, 58 anni, al Brescia dal ’92 al ’94: è vice allenatore della JuveRoberto Aliboni, 67 anni: in biancazzurro dall’83 all’87 con 133 presenzeLa prodezza di Luca Lezzerini domenica sul rigore di Mazzocchi del Sudtirol: che debutto per il portiere del Brescia!

Un portiere che para un rigore decisivo al debutto e diventa subito un beniamino del popolo biancazzurro. Accade a Luca Lezzerini, ma prima di lui nel Brescia ci riescono Marco Landucci e Roberto Aliboni. La differenza è che Lezzerini diventa superman allo stadio Rigamonti, contro il Sudtirol. Il penalty di Mazzocchi avrebbe fruttato l’1-1 agli altoatesini dopo la punizione magistrale di Ndoj al 36’ del primo tempo. Invece l’estremo difensore biancazzurro, distendendosi sulla destra, neutralizza la battuta dal dischetto dell’attaccante avversario, poi maldestro nella ribattuta a porta sguarnita. E pochi minuti dopo il raddoppio di Bianchi chiude i conti e blinda i primi 3 punti stagionali. «Non potevo chiedere di meglio - le parole di Lezzerini nel dopogara di Mompiano -. Vincere in casa, parando un rigore e tenendo la porta inviolata, è bellissimo per un portiere. Parare i rigori spero sia nelle mie corde il più possibile. In settimana avevamo studiato i loro rigoristi con il preparatore Vitrani e Andrenacci. Tra me e Lorenzo c’è rispetto e lealtà. Anche a Pisa era stato così, cerchiamo di vivere al meglio questa situazione». Il debutto d’oro di Landucci e Aliboni, al contrario, avviene in trasferta. Il 6 settembre 1992 Landucci, classe 1964, al Brescia dal ’92 al ’94 con 44 presenze e oggi vice di Massimiliano Allegri alla Juventus, al San Paolo di Napoli ipnotizza il brasiliano Careca, centravanti titolare della Nazionale verdeoro, e il Brescia di Mircea Lucescu e del presidente Gino Corioni inaugura il campionato di Serie A con un prezioso 0-0. Alla fine, però, è retrocessione in B dopo un solo anno tra i grandi (il consueto, maledetto ascensore) dopo lo spareggio perso a Bologna contro l’Udinese (1-3) e una serie infinita di torti arbitrali. Andando a ritroso nel tempo, Aliboni si fa benvolere da Brescia fin dalla prima apparizione. Il 17 settembre 1983, allo stadio Bozzi di Firenze, il mitico Alì, 67 anni, para il penalty di Brondi e consente alla squadra di Corrado Orrico di conservare lo 0-0 sul campo della Rondinella Marzocco, oggi tra i dilettanti. Per il Brescia è il 2° campionato consecutivo di C1 dopo la salvezza all’ultima giornata con l’1-1 a Mompiano contro la già promossa Triestina. Orrico si dimette a metà del girone di ritorno e viene sostituito dal compianto Guido Settembrino, ma getta le basi per il doppio salto dalla C1 alla A dei 2 campionati successivi con Toni Pasinato in panchina. E il pararigori Aliboni, 133 presenze tra l’83 e l’87, sempre tra i protagonisti. •. Vin.Cor. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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