Mangraviti promuove il pacchetto arretrato

di Alessandro Maffessoli
La Curva Nord del Rigamonti: il sostegno alla squadra non è mancato dal primo all’ultimo minutoStefano Moreo cerca di controllare il pallone al limite dell’area blucerchiata
La Curva Nord del Rigamonti: il sostegno alla squadra non è mancato dal primo all’ultimo minutoStefano Moreo cerca di controllare il pallone al limite dell’area blucerchiata
La Curva Nord del Rigamonti: il sostegno alla squadra non è mancato dal primo all’ultimo minutoStefano Moreo cerca di controllare il pallone al limite dell’area blucerchiata
La Curva Nord del Rigamonti: il sostegno alla squadra non è mancato dal primo all’ultimo minutoStefano Moreo cerca di controllare il pallone al limite dell’area blucerchiata

Sono mancati i gol e, di conseguenza, il risultato, ma il Brescia visto all’opera al Rigamonti contro la Sampdoria non è dispiaciuto. Le impressioni avute osservando la gara dalla tribuna sono state confermate direttamente dai protagonisti in campo. In primis da Massimiliano Mangraviti, centrale difensivo adattato a terzino. «Contro la Sampdoria è stata una bella partita, ma c’è il rammarico per non aver vinto. Perché avremmo tanto voluto farlo - esordisce il centrale biancazzurro -. Avevamo di fronte una squadra di Serie A e la differenza tra noi e loro si è vista solo in fase di concretezza. Noi avremmo dovuto sfruttare meglio le occasioni create, mentre la Samp ha punito in occasione di ogni errore da noi commesso». Nonostante lo 0-2 di Mompiano non è venuta meno l’idea di gioco di Pep Clotet. «Assolutamente sì, perché si è cercato di lavorare tantissimo sull’intensità e sul prendere uomo con uomo in avanti - prosegue nella sua analisi Mangraviti -, senza essere condizionati dal fatto di avere davanti una squadra di categoria superiore. Ci sono sicuramente aspetti da migliorare, ma abbiamo tempo per poterlo fare al meglio». Mangraviti terzino sinistro si era già visto in occasione di alcune gare della Serie A 2019/20 e, lo scorso anno, sotto la gestione di Filippo Inzaghi. «Sì, vero. Lo scorso anno ho giocato diverse volte sulla fascia, soprattutto nelle fasi finali delle partite. In questo caso credo che sia stata più una situazione di necessità, legata più all’infortunio di Huard che da disposizioni tattiche definite. E poi avevo bisogno di mettere minuti nelle gambe». Ma del centrale bresciano non va sottovalutata la generosità. «Quando c’è da giocare non mi tiro mai indietro - osserva Mangraviti -. Preferisco ovviamente giocare da centrale in difesa, però sono il primo a voler dare una mano alla squadra e all’allenatore: in caso di necessità non avrei alcun problema a giocare sulla fascia sinistra». Le gerarchie, allo stato attuale, indicano in Cistana e Adorni la coppia centrale titolare. Però c’è ancora il mercato che può regalare colpi di scena. «Vedremo strada facendo. Da parte mia c’è il massimo impegno: farò di tutto per mettere in difficoltà l’allenatore nelle sue scelte». Sulla tenuta difensiva. «Ci conosciamo da tempo tutti e quattro e nel complesso credo che la squadra abbia dato delle buone risposte a livello difensivo». Buono anche l’apporto dato dai nuovi arrivati. «Sono tutti bravi ragazzi che hanno voglia di lavorare, mettersi in gioco e imparare - conclude Mangraviti -. Nuamah? È un ottimo giovane con numeri importanti. Lavorando con noi avrà modo di migliorare ancora di più».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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