Pep Clotet

Pep Clotet (Brescia)
Pep Clotet (Brescia)
Pep Clotet (Brescia)
Pep Clotet (Brescia)

Cambiare poco, anzi niente (possibilmente). Continuare così, continuare a lungo (fino al traguardo). Pep Clotet, arrivati a questo punto cosa pesa di più? Tutti i fattori saranno importanti: l’aspetto fisico come quello tattico. L’impressione è che abbia trovato un undici di base per il suo Brescia. A me non piace molto fare cambi di formazione perché credo nella continuità, oltre che nell’utilità delle soluzioni a partita in corso. A volte, non ci sono dubbi, dobbiamo attuare soluzioni diverse a seconda dell’avversario o della stanchezza. In questo momento però sono molto felice della forza mentale della squadra e della concentrazione che hanno. Il morale è alto? La squadra andrà in campo determinata, nessuno ha problemi fisici e credo che in questo gruppo tutti siano davvero importanti. La situazione in cui ci troviamo va vissuta con orgoglio perché siamo ambiziosi. In palio ci sono i playoff. Avere come premio il raggiungimento di un obiettivo come questo è certamente bello. Dobbiamo continuare ad essere concentrati e se riusciremo ad entrare nei playoff sarò molto contento per i giocatori e per il club. Succeda quel che succeda, sono orgoglioso di tutti. Sulla strada del Brescia c’è un ex come Balotelli: il pericolo numero uno? Tutti conosciamo il livello di Balotelli e la sua qualità, io però sono concentrato anche su tutti gli altri suoi compagni perché vedo il calcio come un gioco collettivo. Cosa pensa del Monza nel complesso? Dovremo dare il meglio contro una formazione che considero molto forte. Io però preferisco concentrarmi sulla mia squadra. Il pronostico non è dalla parte del Brescia. Certo il Monza è favorito, però per noi è una finale così come lo sono state tutte le altre partite da qui a febbraio. Abbiamo acquisito la mentalità giusta: tutte le partite valgono tre punti e dobbiamo andare in campo per vincerle. Così faremo anche stavolta. Osservando la situazione si può pensare che il Monza abbia più pressione, ma anche noi siamo stati sotto pressione. Questo è dovuto alla concentrazione che abbiamo messo in tutti i match, di risultato in risultato. La squadra è cresciuta. Adesso ci conosciamo tutti davvero bene ed è per questo che siamo così uniti. Per noi ogni partita è una finale da mesi, ormai siamo abituati. Terzo miglior attacco del campionato, quinta peggior difesa: cosa significa? Non possiamo analizzare difesa e attacco separatamente, questo penso e l’ho detto tante volte in passato. Mi piace che la squadra giochi in verticale, che pratichi un calcio di attacco e i giocatori l’hanno capito: di partita in partita attaccano sempre meglio. Qualche problema in più quando si tratta di difendere. Secondo me collettivamente però difendiamo molto bene e per questo è importante anche il lavoro degli attaccanti, che giocano ogni partita sempre meglio e ci aiutano a rimanere alti e a dare subito pressione agli avversari. Ci sono molti motivi per cui siamo cresciuti: questo sicuramente è uno dei tanti. Che partita prevede? Giocheremo contro una grande squadra, ma anche il Monza sa di non affrontare un avversario facile. Sarà una partita bella e combattuta. Noi non penseremo agli altri risultati o ad altri campi. Lotteremo fino all’ultimo minuto per ottenere quello che vogliamo.

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