Tramoni adesso è una stella «Io da record»

L’hombre del partido del Brescia è corso. Si chiama Matteo Tramoni, a Ferrara è risultato immarcabile per il povero Dickmann, terzino destro della Spal che, dopo 4 minuti, l’ha steso sulla fascia senza troppi complimenti beccandosi l’ammonizione. Non tutto è filato liscio prima dell’intervallo. A un certo punto Tramoni si è fatto anticipare dallo stesso Dickmann, che è ripartito di slancio. Tutto è avvenuto a un palmo da Inzaghi, che ha rimproverato platealmente il suo giocatore per essere rimasto fermo, senza inseguire l’avversario. Una delle poche sbavature di una prestazione monstre, impreziosita dal gol dell’1-0: «La palla era alta - e Tramoni, nella sala stampa del Paolo Mazza, racconta la sua prodezza in buon italiano -. L’ho presa come è venuta: per fortuna è andata dentro». Provaci come viene, si dice di solito in questi casi. Stavolta Tramoni ci ha provato, ma quante volte per non azzardare un dribbling nell’uno contro uno o una conclusione da buona posizione ha perduto l’attimo buono? Uno con questo talento, questa tecnica unita alla rapidità di movimento e di pensiero, quanto potrebbe segnare? «Questo è il terzo gol in campionato, mio record personale. Ma sono felice soprattutto perché questa è una vittoria pesantissima: abbiamo fatto molto bene dopo la sconfitta interna contro il Monza». Il Brescia da casa, il Brescia da trasferta. Come si spiega la differenza di rendimento? Tramoni prova a dribblare l’argomento: «Non lo so, non posso rispondere. Noi facciamo le cose come dobbiamo. Sempre. In trasferta vinciamo molto di più, è vero, ma l’atteggiamento è lo stesso. Non so cosa ci manchi in casa, non resta che riprendere a vincere anche di fronte ai nostri tifosi». Inzaghi non si è fatto sentire solo in partita: «Durante l’intervallo ci ha detti di continuare così che potevamo farcela. E noi lo abbiamo seguito». Semplice no? Il suo nome inizia a circolare. E il mercato non è così lontano: «Sono soddisfatto del girone d’andata con il Brescia, ma la stagione non è finita. Le voci sul mio conto? Non mi interessano. Penso solo a lavorare al meglio ogni giorno in allenamento e fare il massimo in partita». E sul ruolo, se si sente più centrocampista o attaccante: «Dipende dalle partite. Mi piace stare più alto, ma posso giocare in mezzo. Non fa differenza per me». La differenza, Tramoni, la sta facendo in campo. Come contro la Spal. Hombre del partido. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA