Venezia, la sorpresa del torneo? Macché: è una vera corazzata

Paolo Zanetti, 38 anni: prima stagione alla guida del Venezia
Paolo Zanetti, 38 anni: prima stagione alla guida del Venezia
Paolo Zanetti, 38 anni: prima stagione alla guida del Venezia
Paolo Zanetti, 38 anni: prima stagione alla guida del Venezia

Si dice che il Venezia sia la sorpresa di questa Serie B. Ma è veramente così? Stando ai valori economici no. I lagunari hanno la sesta rosa della Serie B (22,48 milioni di valore di mercato) dietro a Lecce (28.4), Brescia 832,6), Spal (35,88), Empoli (40,75) e Monza (47). Sulla carta valgono quindi i play-off. Anche il campo dice chiaro e tondo che non si può parlare di sorpresa in senso stretto. In 26 giornate la squadra di Paolo Zanetti è stata nella «top-eight» per ben 19 turni, con una rapida scalata nelle ultime sei gare. Il filotto recente è quello che ha portato i lagunari al secondo posto, il massimo storico stagionale che coincide con la sfida al Brescia. Sei gare in cui sono arrivate 5 vittorie con Reggiana, Entella, Pescara e Cremonese (tutte squadre della parte bassa della classifica) e un pareggio di grande valore, per 1-1, con la capolista Empoli. Un ruolino di tutto rispetto per chi nel 2021 ha perso soltanto una volta, il 16 gennaio a Pordenone (2-0). Fin qui si tratta della miglior squadra dell’anno solare con 21 punti, tanti quanto quelli raccolti dal Chievo ma in meno partite: 10 contro 12. Proprietà statunitense (il gruppo di investitori VFC Newco 2020 LLC con a capo Duncan Niederaueer), allenatore semi-debuttante (fu esonerato dall’Ascoli a gennaio 2020 e sostituito con Dionigi), il successo del Venezia viene da lontano. Nell’estate del 2015, mentre il Brescia viene ripescato in B per il fallimento del Parma, i lagunari non si iscrivono al campionato di Lega Pro. Nasce un nuovo sodalizio che ricomincia dalla D. Da lì però parte un progetto di ampio respiro. Arriva il primo americano, Joe Tacopina, attirato dal bacino d’utenza potenziale di una città-calamita di turisti. E arrivano i successi. Primo posto in D, primo posto in C (con Giorgio Perinetti direttore generale e Pippo Inzaghi in panchina) e subito i play-off in B (quinto posto). Nel 2018/19, mentre il Brescia va in A, c’è la retrocessione, poi scongiurata dal ripescaggio. E da lì la ripartenza: 11° posto lo scorso anno, 2° ora. La stella della squadra è Francesco Forte (12 gol), con Mattia Aramu suo partner ideale (6 gol, 5 assist). Di sicuro avvenire Dennis Johnsen, (3 gol e 2 assist), classe ’98 prelevato dall’Ajax. Completa il quartetto offensivo (il «3-1» del 4-2-3-1 di Zanetti) Sebastiano Esposito, bresciano d’adozione ed ex giocatore del Brescia.•. A.A.

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