QUESTA SERA

Brescia, a Cosenza l'andata dei play-out. Cresce l'attesa, stadio sold out
>>>I primi tifosi al «San Vito - Marulla» VIDEO

di Vincenzo Corbetta
Alle 13,30 esauriti i biglietti. In campionato finì con un pari (1-1) Niente vantaggi per l'ex aequo in classifica: serve un gol in più nei 180'
Dimitri Bisoli, 29 anni, capitano del Brescia, e in 2° piano Florian Ayé, 26: grinta e senso del gol per la salvezza
Dimitri Bisoli, 29 anni, capitano del Brescia, e in 2° piano Florian Ayé, 26: grinta e senso del gol per la salvezza
L'arrivo dei tifosi allo stadio di Cosenza (di Vincenzo Corbetta)

È semplice: per restare in Serie B il Brescia deve segnare un gol in più del Cosenza nella doppia sfida dei play-out, che inizia questa sera (ore 20.30) in Calabria, allo stadio San Vito-Marulla sold out gremito da 15 mila persone. Alle 13,30 i biglietti messi in vendita sono terminati.

QUI L'ARRIVO DEI TIFOSI: il commento del nostro inviato, Vincenzo Corbetta

L'arrivo dei tifosi allo stadio di Cosenza (di Vincenzo Corbetta)

In caso di parità, al termine del ritorno di giovedì 1 giugno al Rigamonti, supplementari ed eventuali rigori. L’ex aequo in classifica a fine campionato annulla ogni vantaggio per la migliore classifica, che è dei biancazzurri, quint’ultimi per gli scontri diretti: 1-1 in Calabria all’andata, 2-1 a Mompiano il 1° maggio. La gara di questa sera va giocata come se fosse una finale. Non si può sbagliare per non rendere in salita la sfida di Mompiano. Come a Palermo, serve una prova da vera leonessa prima del ruggito finale che si spera salvifico.

Il Brescia si accosta in crescendo ai play-out. Vero che l’ultima vittoria risale proprio allo scontro contro i calabresi e che nelle ultime 3 giornate sono arrivati solo 2 punti. Ma da Pasquetta la squadra di Gastaldello viaggia a ritmo di play-off: 3 successi, 3 pareggi e un solo ko, a Parma. Una rimonta che ha del prodigioso, visto che nell’uovo di Pasqua c’era una classifica per nulla dolce. Anzi: la zona play-out, lontana 7 punti, pareva irraggiungibile. Invece, gara dopo gara, Gastaldello ha saputo dare al gruppo gioco, anima, consapevolezza dei propri mezzi. Lo si è visto a Palermo. Quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo dopo l’uno-due rosanero del 1° tempo, nella ripresa il Brescia ha preso in mano l’incontro con personalità e carattere, mostrando anche una buonissima qualità di gioco. Più che il sollievo per lo scampato pericolo - ancora incombente, la salvezza è tutta da conquistare -, della serata di Palermo rimane il rammarico che, insistendo, si poteva vincere. Il sorpasso sul Cosenza avrebbe portato il vantaggio di salvarsi con 2 pareggi. L’auspicio è che il Brescia migliori la fase di copertura: con 57 reti ha la difesa più perforata dei cadetti. Davanti, invece, ha la coppia Ayè-Rodriguez che, se rifornita con continuità, può incidere nella carne viva della difesa altrui, come a Palermo.

L’unico dubbio di formazione, salvo sorprese, è: chi dietro al duo offensivo? Tutto lascia pensare che sarà Listkowski: subentrato nella ripresa al posto dell’impalpabile Adryan. Il polacco a Palermo ha fatto la differenza e del suo lavoro a tuttocampo sia le punte che i centrocampisti e, di conseguenza, pure il reparto arretrato. Dunque, con Listkowski tra le linee e Ayè-Rodriguez di punta, la difesa dovrebbe essere composta dai terzini Karacici e Huard, con i centrali Cistana e Mangraviti a protezione di Andrenacci. In mediana dovrebbe giostrare Labojko, con Bisoli e Bjorkengren mezzeali. Qualche preoccupazione per la designazione di Aureliano di Bologna, uno dei migliori arbitri della categoria ma col quale il Brescia vince poco: 6 successi in 18 precedenti. Ma la scaramanzia e i numeri sono fatti per essere spazzati via. Magari con un ruggito da vera leonessa. •.

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