Buscaglia lucido non cerca scuse: «Troppi gli errori»

Brescia va sotto e poi prova a rimettere fuori la testa, ma i 2 punti alla fine se li mette in tasca la Reyer VeneziaVenezia sfrutta gli errori di Brescia: gara difficile anche per Christian Burns
Brescia va sotto e poi prova a rimettere fuori la testa, ma i 2 punti alla fine se li mette in tasca la Reyer VeneziaVenezia sfrutta gli errori di Brescia: gara difficile anche per Christian Burns
Brescia va sotto e poi prova a rimettere fuori la testa, ma i 2 punti alla fine se li mette in tasca la Reyer VeneziaVenezia sfrutta gli errori di Brescia: gara difficile anche per Christian Burns
Brescia va sotto e poi prova a rimettere fuori la testa, ma i 2 punti alla fine se li mette in tasca la Reyer VeneziaVenezia sfrutta gli errori di Brescia: gara difficile anche per Christian Burns

Al Taliercio si vive di basket e si respira pallacanestro: in campo dopo la quarta sirena c’è Julyan Stone che continua a tirare, mentre sui tabelloni del piccolo palasport veneziano si segue la finale di Eurocup al femminile, con la Reyer che si gioca il trofeo contro Valencia davanti agli occhi del patron Luigi Brugnaro e del presidente Federico Casarin. Al Taliercio si vive però un momento estremamente difficile: quello di una Germani reduce da 5 sconfitte consecutive. Ma coach Maurizio Buscaglia, nel post gara, riesce a essere comunque positivo. «Siamo partiti giocando sulle nostre cose - racconta l’allenatore umbro -. Venezia ha sfruttato bene i nostri errori, alternando i protagonisti. Ci sono state piccole imprecisioni: potevamo innalzare il livello difensivo nel corso del secondo parziale». Sarebbe stato opportuno, considerando i 60 punti concessi all’ingresso negli spogliatoi. «Abbiamo avuto la capacità di recuperare, ma abbiamo sbagliato troppo. Tante sbavature: abbiamo la tendenza a incassare dei break corti». Una storia che si ripete, purtroppo per la Germani e il suo allenatore. Che guarda già a dopodomani, alla gara interna con il fanalino Cantù che grazie a Trento è rimasto a -4 da Brescia. «Partite ravvicinate: dobbiamo essere capaci di creare una lunga connessione, seguire l’atteggiamento difensivo del nostro secondo tempo e identificare le cose positive che abbiamo messo nella partita, anche se non ci hanno permesso di riprendere la sfida con la Reyer». Un passo in avanti rispetto a Bologna, anche se per l’ennesima volta Brescia ha concesso a un avversario un «season high» (Watt, 30 punti). E mercoledì arriva al palaLeonessa Cantù, per un derby lombardo che potrebbe regalare a Moss e compagni la salvezza aritmetica. «Ma se vogliamo fare il passo giusto verso le ultime 4 giornate, dobbiamo essere ancora migliori. C’era la consapevolezza anche sul -14 all’intervallo di essere in grado di rimontare». E a proposito di migliori, il più positivo in casa Germani è stato Jeremiah Wilson, alla seconda prestazione consecutiva degna di nota: oltre all’impegno profuso, 21 punti e un 4/5 dall’arco che ha tenuto Brescia in corsa. «Abbiamo avuto dei problemi con il nostro piano difensivo - racconta il lungo americano di passaporto portoghese -. Ma non abbiamo mai mollato, lottando fino alla fine per cercare di vincere». Sulla prestazione personale, Wilson spiega cosa sta migliorando in generale nel suo impiego all’interno dei meccanismi della squadra. «Sono arrivato a stagione inoltrata, ma sono riuscito a inserirmi nel gioco. Contro Venezia sono stato molto concentrato sulla partita: l’ho sentita mia sin dall’inizio». Mercoledì sera Brescia si gioca uno spareggio: 4 i punti che separano le due formazioni in classifica, e per la Germani potrebbe arrivare il primo verdetto – positivo – in caso di successo. Dopo 5 passaggi a vuoto è il segnale che tutti aspettano. «Bisogna pensarci fin da ora: dobbiamo assolutamente vincere. E io più degli altri, da ex di turno, voglio portare a casa questa vittoria». I propositi ci sono, la voglia anche, ma adesso è davvero il momento di non sbagliare.•. A.Ban. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti