Cassarà e i fiorettisti: l’Italia è in mano vostra

di Biancamaria Messineo
Valerio Aspromonte, Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola sul podio olimpico a Londra nel 2012Andrea Cassarà, Salvatore Sanzo e Simone Vanni: oro a squadre ad Atene
Valerio Aspromonte, Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola sul podio olimpico a Londra nel 2012Andrea Cassarà, Salvatore Sanzo e Simone Vanni: oro a squadre ad Atene
Valerio Aspromonte, Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola sul podio olimpico a Londra nel 2012Andrea Cassarà, Salvatore Sanzo e Simone Vanni: oro a squadre ad Atene
Valerio Aspromonte, Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola sul podio olimpico a Londra nel 2012Andrea Cassarà, Salvatore Sanzo e Simone Vanni: oro a squadre ad Atene

Sono riposte tutte nella gara di fioretto maschile a squadre le speranze di una medaglia d’oro per la scherma italiana. Andrea Cassarà sarà tra gli atleti a tentare l’impresa: a partire da questa notte alle 3.45, al Makuhari Messe di Chiba, a sud est di Tokyo, il carabiniere bresciano dovrà puntare in alto, anzi, altissimo, insieme ai compagni di squadra Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Giorgio Avola. Dopo la sconfitta agli ottavi della gara individuale contro l’egiziano Mohamed Hamza per 13-15, Cassarà cerca una rivincita, come l’Italia dopo il 4° posto all’Olimpiade di Rio, 5 anni fa. Era il 12 agosto 2016, infatti, quando la squadra azzurra formata da Cassarà, Giorgio Avola, Andrea Baldini e Daniele Garozzo incassava un’inaspettata sconfitta in semifinale: dopo aver battuto nei quarti il Brasile per 45-27, gli azzurri avevano subito il ko dei francesi che si erano imposti per 45-30; non solo, perché nella finale per il 3-4° posto, gli italiani si erano piegati anche davanti agli Stati Uniti, che avevano conquistato il bronzo (45-31). Uno smacco che ancora brucia e che potrebbe fungere da spinta per tornare al vertice come il 21 agosto 2004 ad Atene e il 5 agosto 2012 a Londra. Nella capitale del Regno Unito 9 anni fa il gruppo formato dal carabiniere bresciano, Baldini, Avola e Valerio Aspromonte, aveva trionfato all’Excel Exhibition Centre al termine di un percorso meraviglioso: vittoria ai quarti sugli inglesi per 45-40, in semifinale sugli Usa per 45-24 e sulGiappone, in finale, per 45-39. All’Helliniko Olympic Complex di Atene, 17 anni fa, il team di Cassarà, Salvatore Sanzo e Simone Vanni, aveva trionfato vincendo ai quarti sull’Egitto per 45-20, battendo in semifinale la Russia per 45-27 e imponendosi sulla Cina, in finale, per 45-42. Successi lontani nel tempo, ma che provano il valore e la tenacia degli azzurri, ora di scena a Tokyo. La leggera distorsione alla caviglia destra di Cassarà, rimediata al primo assalto contro Hamza, dovrebbe essere passata e ora, visto il passato glorioso del fioretto italiano a squadre, l’obiettivo è solo uno: andare avanti il più possibile nelle gare per conquistare una medaglia, preferibilmente la più scintillante. Anche perché non accadeva dalle Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972 che un italiano - o un gruppo di italiani - non conquistasse il primo gradino del podio nella scherma. A Tokyo sono arrivati gli argenti di Luigi Samele nella sciabola e di Garozzo nel fioretto, il bronzo della squadra di fioretto femminile e l’argento a squadre nella sciabola femminile. Ora servirebbe proprio l’oro ma l’Italia del fioretto maschile è pronta: «Sarà molto dura, ma abbiamo una grande voglia di batterci - dichiara Cassarà - , ma soprattutto vogliamo godercela». A partire dalle 3.45 e fino alle 12.45 di domani, sempre ora italiana, si concentrerà tutto il torneo olimpico, nell’ultima giornata dedicata alla scherma: preliminari, quarti, semifinali e finale. I primi avversari degli azzurri saranno i padroni di casa del Giappone. In caso di vittoria, la potenziale semifinale contro la Francia, proprio quella Francia che, nella semifinale di Rio 2016, fece uscire l’Italia dalla corsa all’oro. In ogni caso e comunque andrà, sarà una giornata di sport da godersi con il fiato sospeso. E con la speranza di poter cantare, alla fine, l’inno di Mameli. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti