Consoli, basta una vittoria per il più grande dei sogni

di Biancamaria Messineo sport@bresciaoggi.it
Simone Tiberti: al San Filippo si riparte dal 2-1 in favore dell’AtlantideBrescia ha una seconda occasione per regalarsi il sogno finalissima
Simone Tiberti: al San Filippo si riparte dal 2-1 in favore dell’AtlantideBrescia ha una seconda occasione per regalarsi il sogno finalissima
Simone Tiberti: al San Filippo si riparte dal 2-1 in favore dell’AtlantideBrescia ha una seconda occasione per regalarsi il sogno finalissima
Simone Tiberti: al San Filippo si riparte dal 2-1 in favore dell’AtlantideBrescia ha una seconda occasione per regalarsi il sogno finalissima

Mettere a terra il secondo match point e conquistare l’accesso alla finalissima. Alle 18 il Gruppo Consoli Centrale McDonald’s torna in campo al San Filippo per gara-4 della semifinale play-off. Obiettivo: rifilare la terza sconfitta a un Emma Villas Aubay Siena con la bava alla bocca ma a un passo dall’eliminazione. Un’occasione d’oro per Tiberti e compagni, vicinissimi al più impronosticabile dei traguardi e reduci da un mese strepitoso. Si riparte dal 2-1 per Brescia, anche se Siena vincendo con un netto 3-0 gara-3 ha riaperto alla grande i giochi dopo le due sconfitte rimediate la settimana precedente, con i tucani micidiali prima in trasferta (3-2) e implacabili poi in casa (3-1). Tucani che sono ancora padroni del loro destino e che hanno di nuovo la possibilità di chiudere la serie a loro favore sfruttando il fattore campo. Attenzione però a Siena, una corazzata che ha tutto per puntare in alto e che domenica, imponendosi con autorità in un’ora e quindici minuti di gioco, ha schiacciato i bresciani. «Però ci abbiamo messo del nostro, facendo di tutto per farli giocare bene – sottolinea il tecnico dell’Atlantide Roberto Zambonardi –. Abbiamo battuto male e non siamo riusciti a ingranare, eravamo scarichi». Un passaggio a vuoto che ci può stare dopo il tour de force delle ultime settimane, dalle quali i bresciani sono usciti sì vittoriosi ma con più di un cerotto. «C’è anche da sottolineare che nel sestetto titolare abbiamo giocatori di grande caratura ma pure ragazzi meno esperti: Franzoni, ad esempio, non ha mai giocato in Serie A, mentre Candeli fino a qualche tempo fa militava in C. Per non parlare della nostra panchina, fatta di giovani con poca esperienza alle spalle. È chiaro che quando arrivi in semifinale e giochi per la promozione in SuperLega questo gap si sente. Il nostro obiettivo era salvarci e disputare un campionato decoroso: essere arrivati fin qui è una grande soddisfazione oltre che un sogno». Che i bresciani vogliono vivere fino in fondo. «I ragazzi sono felici e orgogliosi e faranno di tutto per andare avanti il più possibile. Certo, gli avversari sono forti e la nostra condizione fisica non è ottimale, però intanto noi ci siamo – prosegue Zambonardi –. Molte società sarebbero felici di essere al nostro posto». Anche per questo Brescia ha tutta l’intenzione di fare bene, nonostante la battuta d’arresto di domenica scorsa. «Quando siamo saliti sul pullman per tornare a casa, i ragazzi avevano già cominciato a organizzare i giorni successivi; perché ci credono – prosegue il tecnico biancoblù – e arrivati a questo punto vogliono andare avanti». Se dovesse arrivare un’altra vittoria contro Siena, davanti all’Atlantide si spalancherebbero le porte della finale, per la quale si è già qualificata Taranto. «L’obiettivo di oggi è prenderci la rivincita dopo l’ultima sconfitta – conclude Zambonardi – e continuare il nostro percorso. Perché stiamo facendo un finale di stagione di alto livello, e vogliamo dargli valore fino alla fine. E dico un’altra cosa: se arriviamo in finale, contro Taranto vinciamo noi».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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