Elena Fanchini è più
forte di tutto
«In pista a Natale»

di Angiolino Massolini
Elena Fanchini, 34 anni, in azione durante la discesa libera corsa sulla pista «Olimpia delle Tofane» a Cortina d’Ampezzo il 28 gennaio 2017
Elena Fanchini, 34 anni, in azione durante la discesa libera corsa sulla pista «Olimpia delle Tofane» a Cortina d’Ampezzo il 28 gennaio 2017
Elena Fanchini, 34 anni, in azione durante la discesa libera corsa sulla pista «Olimpia delle Tofane» a Cortina d’Ampezzo il 28 gennaio 2017
Elena Fanchini, 34 anni, in azione durante la discesa libera corsa sulla pista «Olimpia delle Tofane» a Cortina d’Ampezzo il 28 gennaio 2017

Per l’ennesima volta in carriera rivede la luce in fondo al tunnel che per lunghi mesi è stato nero e scuro come il carbone. Elena Fanchini questa mattina raggiungerà la clinica Città di Brescia per farsi togliere dal dottor Giacomo Stefani i punti applicati la scorsa settimana, dopo la rimozione della piastra alla gamba sinistra infortunata nella caduta di Copper Mountain il 20 novembre 2018. DOPO AVER VINTO il cancro all'intestino, Elena Fanchini era partita per l'America con grande speranza e entusiasmo. Il coraggio e l'impegno profusi per vincere la malattia ci avevano restituito una Elena Fanchini con il morale alle stelle, motivatissima e pronta a dimostrare che niente e nessuno la potesse fermare. Invece giunta a Copper Mountain il 12 novembre dello scorso anno, si è allenata insieme alle compagne di Nazionale, dopo avere peraltro affrontato alcuni giri anche sui ghiacciai europei e 8 giorni dopo ecco il nuovo infortunio al piatto tibiale sinistro. Un altro grave incidente, che però non è riuscito a fermare la voglia di rientrare da parte di Elena Fanchini. La carriera della più grande delle campionesse di Montecampione è stata costellata da una serie di infortuni gravi, anche se era dalla stagione 2009-2010 che non entrava in sala operatoria. Il primo risale alla stagione 1996-1997. Nella stagione 2000-2001 entra a fare parte della squadra ufficiale delle Alpi Centrali; a maggio 2001 si sottopone a un altro intervento per via della cartilagine del ginocchio sottile come una piuma. La stagione successiva avverte il riacutizzarsi del problema e entra nuovamente in sala operatoria. Questa volta è il dottor Giovanni Libassi alla Poliambulanza di Brescia a eseguire l’intervento. Poi inizia la lunga fase della riabilitazione seguita dal professor Eugenio Bergamaschi a Manerbio. NELLA STAGIONE 2002-2003 cade a Immerkrens in Austria e riporta la lesione del crociato sinistro. Esegue l’intervento il dottor Giacomo Stefani. Poi debutta in Coppa del Mondo nel gennaio 2005. Vince la medaglia d'argento al Mondiale di Santa Caterina Valfurva dello stesso anno. Nel 2005-2006 nella libera di Val d'Isere cade ma il ginocchio destro resiste all'impatto. Eugenio Bergamaschi con una terapia conservativa le evita un altro intervento. Nella stagione 2008-2009 il crac a Hintertux, in Austria. Anche questa volta l'intervento è d'obbligo. Salta il Mondiale francese di Val d'Isere ma poi ritorna e non avverte più alcun problema, fino a sconfiggere anche un tumore. Davvero un rosario di eventi sfortunati che Elena Fanchini ha sempre superato alla grande. SARÀ COSÌ anche questa volta? «Non so ancora se potrò continuare a gareggiare, perché cammino ancora con le grucce, ma non appena il medico mi dà l’okay vorrei proprio rimettere gli sci». Tra quanti mesi? «Conto già per Natale e magari fare qualche sciata senza pretesa: da turista». Allora ha deciso di ritirarsi: «Assolutamente no - risponde con determinazione Elena Fanchini -. Faccio ancora parte della nazionale di Coppa del Mondo e del Gruppo sportivo Fiamme Gialle. Sono ancora un’atleta al cento per cento. Ho detto già l’anno scorso che intendo guarire bene e poi prendere la decisione se continuare o meno. Una cosa è certa: la parola ritiro per ora non mi è nemmeno venuta nell’anticamera del cervello». Hai capito Elena Fanchini... «In questo periodo la mia famiglia sta vivendo un periodo sereno perché tra poco Nadia e Sabrina daranno alla luce Alessandro e Nicolò. Non vedo l’ora di abbracciare i miei nipotini. E naturalmente conto di contribuire alla serenità familiare con la mia completa guarigione». Intanto come nel 2009 quando ha commentato il Mondiale di Val d’Isere, sta facendo l’opinionista delle gare di Coppa del Mondo pèer Raisport. Nel mirino il ritorno all’attività. Un sogno? Al momento sì». Ma qualche volta i sogni si avverano e lo sa benissimo anche lei che conta 173 presenze in Coppa e la partecipazione a 3 Olimpiadi e 6 Mondiali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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