Elena Fanchini, top ten vicina
Ma non arriva il salto di qualità

di Angiolino Massolini
Elena Fanchini impegnata in gara a Cortina d’Ampezzo FOTO CALABRÒ
Elena Fanchini impegnata in gara a Cortina d’Ampezzo FOTO CALABRÒ
Elena Fanchini impegnata in gara a Cortina d’Ampezzo FOTO CALABRÒ
Elena Fanchini impegnata in gara a Cortina d’Ampezzo FOTO CALABRÒ

Top ten mancata per 24/100 sull’Olympia delle Tofane a Cortina D’Ampezzo che due anni fa le regalò il suo secondo successo in Coppa del Mondo: Elena Fanchini ha concluso sedicesima la discesa libera nella perla delle Dolomiti con il successo della svizzera-bresciana Lara Gut sulla bergamasca sciisticamente cresciuta al Rongai Pisogne, Sofia Goggia, Ilka Stuech, Viktoria Rebensburg, Nicole Schmidhofer. Le azzurre Verena Stuffer, Johanna Schanarf, Federica Brignone si sono piazzate al sesto, settimo e dodicesimo posto. E con il risultato di ieri è praticamente fatta la squadra azzurra per il Mondiale di Saint Moritz che sarà composta da Sofia Goggia, Verena Stuffer, Johanna Schnarf e appunto Elena Fanchini.

Per Lara Gut quella ottenuta a Cortina D’Ampezzo è la ventitreesima vittoria della carriera: davvero un palmares invidiabile per la ticinese che ha preceduto di soli 5/100 la bergamasca Sofia Goggia.

SUFFICIENTE e nulla di più la prestazione offerta da Elena Fanchini, che si è forse portata dietro la paura per la caduta del giorno prima in prova. Non ha sciato male, tutt’altro. Ha commesso qualche piccolo errore, che però nulla aveva a vedere con quelli commessi a Altenmarkt Zauchensee. Nella zona del Pomedes è stata abbastanza brava, e sulla curva dove il giorno precedente aveva commesso lo svarione non ha rischiato.

Ma è stato nei settori dello Scarpadon e sul Rumerlo dove ha praticamente tirato il freno a mano: non ha aggredito la pista come si era ripromessa di fare. O forse non ha avuto il coraggio di farlo dopo quello che le era accaduto il giorno prima: serve rischiare per occupare posizioni importanti in classifica.

Forse Elena deve anche ancora metabolizzare fino in fondo quanto accaduto alla sorella Nadia, che ieri ha visto la gara in televisione a Montecampione. È un momento così e occorre darle tempo perché ha sicuramente ancora alcune carte importanti da giocare, e c’è da ritenere che presto sarà in grado di metterle sul tavolo, o meglio in pista. Dispone di piedi sensibili e in alcuni tratti anche ieri ha sciato centrale come nelle giornate sì.

RISPETTO ai test cronometrati non ha avuto picchi di rendimento. Ha accumulato l’1.42 di distacco da Lara Gut soprattutto dal secondo intertempo fino al traguardo. Nei prima 40” di gara ha accusato 19/100 di ritardo, poi ne ha persi altri 43. Al terzo rilevamento dei tempi è transitata con 1’04 dalla vincitrice. A quel punto si è capito che non sarebbe riuscita quantomeno a centrare la top ten. Anche nella velocità di punta spesso e volentieri in cima alla classifica ha lasciato a desiderare: è stata solamente ventesima e ventiquattresima. «Sono rammaricata per la prestazione ma credo di aver dato tutto. Mi spiace per i tifosi saliti per sostenermi. Spero di riprendermi nel supergigante».

SuperG che è in programma oggi, anche se va detto che in questa specialità Elena non vanta risultati importantissimi. Però ha ancora la possibilità di entrare nel quartetto azzurro per Saint Moritz 2017. Chissà non costituisca la spinta per rischiare il giusto e salire sul trenino per il meeting iridato anche in questa specialità.

Suggerimenti