Ritrovare le chiavi di casa per dare più forza alla leadership esterna. La Feralpisalò del presidente Giuseppe Pasini e del tecnico Stefano Vecchi ha sin qui mostrato due facce ben diverse della stessa medaglia. Alternando una marcia con passo spedito da promozione lontano da Salò, a un ritmo lento, tanto da rischiare la retrocessione, al «Turina». Con 17 punti, frutto di 5 vittorie e 2 pareggi, i gardesani guardano tutti dall’alto in basso nella graduatoria relativa alle gare esterne. Precedono infatti Pordenone (16), Arzignano (13), Renate (12), Pro Sesto (11), Padova, Pro Vercelli e AlbinoLeffe (10). All’estremo opposto Pergolettese, Triestina (3), Pro Patria, Mantova e Piacenza (4). Lontano dal lago i verdeblù hanno battuto l’AlbinoLeffe a Zanica, il Piacenza, la Virtus Verona, il Pordenone a Lignano Sabbiadoro, il Vicenza I pareggi: a Padova e Mantova. Una sola sconfitta: ad Arzignano. Di fronte al pubblico amico il rendimento cambia completamente. Se Vicenza, Juventus Next Gen, e Pergolettese sono state capaci di conquistare un bottino di 16 punti, e precedono Lecco (15), Novara e Pro Patria (14), in coda ci sono Virtus Verona (3), Piacenza (4), Trento (6), Feralpisalò, AlbinoLeffe (7), Arzignano e Triestina (8). I verdeblù hanno fatto meglio soltanto di tre compagini. Hanno ottenuto appena due vittorie, contro Pergolettese (1-0, a segno di Molfetta, su punizione) e Sangiuliano (3-1, Pittarello su rigore, Siligardi, Guerra). Addirittura tre i ko: 0-1 con la Pro Patria (ha deciso il terzino Boffelli), 0-1 con la Pro Vercelli (Arrighini), 1-4 col Renate. Nell’ultimo match casalingo, col Lecco, è finita 0-0. Una situazione deludente, che rimarca la difficoltà a costruire gioco in maniera incisiva, e a mettere gli avversari con le spalle al muro. Adesso il calendario riserva due partite consecutive a Salò: domenica contro il Trento (ore 17.30) e mercoledì con la Juventus Next Gen (18). L’obiettivo dei verdeblù è quello di riprendere il filo smarrito. E invertire la tendenza. Così da conservare il secondo posto in classifica e, magari, ridurre le distanze dalla capolista Pordenone, che ha allungato, portando il suo vantaggio a cinque lunghezze. L’anno scorso per risolvere la contesa col Trento c’è stato bisogno di un guizzo di Guerra (1-0), a dimostrazione dell’estremo equilibrio di valori. Adesso, però, gli aquilotti sembrano ansimare: occupano il quart’ultimo posto in classifica, e hanno perso sia a Crema con la Pergolettese che con la Virtus Verona. Stanno attraversando un momento delicato, e danno l’impressione di avere perso l’orientamento. L’allenatore Bruno Tedino, subentrato a Lorenzo D’Anna, deve fare i conti anche con le numerose assenze, e non sa chi potrà recuperare. La Feralpisalò non dovrà sottovalutare l’impegno, e considerarlo agevole. Mercoledì arriverà la Juventus, nel settembre ’21 superata col minimo scarto: un 3-2 caratterizzato dalla doppietta di Luppi e dalla fantastica rovesciata di Guerra. Un mese fa i bianconeri l’hanno spuntata nel match giocato in Coppa Italia, con un perentorio 5-2. Sono in fase crescente, e, grazie al notevole talento, costituiscono un ostacolo insidioso.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA