Feralpisalò, cambia volto: in casa come in trasferta

di Sergio Zanca
Simone Guerra esulta dopo il gol al Sangiuliano in occasione dell’ultima vittoria della Feralpisalò al «Turina»
Simone Guerra esulta dopo il gol al Sangiuliano in occasione dell’ultima vittoria della Feralpisalò al «Turina»
Simone Guerra esulta dopo il gol al Sangiuliano in occasione dell’ultima vittoria della Feralpisalò al «Turina»
Simone Guerra esulta dopo il gol al Sangiuliano in occasione dell’ultima vittoria della Feralpisalò al «Turina»

Ritrovare le chiavi di casa per dare più forza alla leadership esterna. La Feralpisalò del presidente Giuseppe Pasini e del tecnico Stefano Vecchi ha sin qui mostrato due facce ben diverse della stessa medaglia. Alternando una marcia con passo spedito da promozione lontano da Salò, a un ritmo lento, tanto da rischiare la retrocessione, al «Turina». Con 17 punti, frutto di 5 vittorie e 2 pareggi, i gardesani guardano tutti dall’alto in basso nella graduatoria relativa alle gare esterne. Precedono infatti Pordenone (16), Arzignano (13), Renate (12), Pro Sesto (11), Padova, Pro Vercelli e AlbinoLeffe (10). All’estremo opposto Pergolettese, Triestina (3), Pro Patria, Mantova e Piacenza (4). Lontano dal lago i verdeblù hanno battuto l’AlbinoLeffe a Zanica, il Piacenza, la Virtus Verona, il Pordenone a Lignano Sabbiadoro, il Vicenza I pareggi: a Padova e Mantova. Una sola sconfitta: ad Arzignano. Di fronte al pubblico amico il rendimento cambia completamente. Se Vicenza, Juventus Next Gen, e Pergolettese sono state capaci di conquistare un bottino di 16 punti, e precedono Lecco (15), Novara e Pro Patria (14), in coda ci sono Virtus Verona (3), Piacenza (4), Trento (6), Feralpisalò, AlbinoLeffe (7), Arzignano e Triestina (8). I verdeblù hanno fatto meglio soltanto di tre compagini. Hanno ottenuto appena due vittorie, contro Pergolettese (1-0, a segno di Molfetta, su punizione) e Sangiuliano (3-1, Pittarello su rigore, Siligardi, Guerra). Addirittura tre i ko: 0-1 con la Pro Patria (ha deciso il terzino Boffelli), 0-1 con la Pro Vercelli (Arrighini), 1-4 col Renate. Nell’ultimo match casalingo, col Lecco, è finita 0-0. Una situazione deludente, che rimarca la difficoltà a costruire gioco in maniera incisiva, e a mettere gli avversari con le spalle al muro. Adesso il calendario riserva due partite consecutive a Salò: domenica contro il Trento (ore 17.30) e mercoledì con la Juventus Next Gen (18). L’obiettivo dei verdeblù è quello di riprendere il filo smarrito. E invertire la tendenza. Così da conservare il secondo posto in classifica e, magari, ridurre le distanze dalla capolista Pordenone, che ha allungato, portando il suo vantaggio a cinque lunghezze. L’anno scorso per risolvere la contesa col Trento c’è stato bisogno di un guizzo di Guerra (1-0), a dimostrazione dell’estremo equilibrio di valori. Adesso, però, gli aquilotti sembrano ansimare: occupano il quart’ultimo posto in classifica, e hanno perso sia a Crema con la Pergolettese che con la Virtus Verona. Stanno attraversando un momento delicato, e danno l’impressione di avere perso l’orientamento. L’allenatore Bruno Tedino, subentrato a Lorenzo D’Anna, deve fare i conti anche con le numerose assenze, e non sa chi potrà recuperare. La Feralpisalò non dovrà sottovalutare l’impegno, e considerarlo agevole. Mercoledì arriverà la Juventus, nel settembre ’21 superata col minimo scarto: un 3-2 caratterizzato dalla doppietta di Luppi e dalla fantastica rovesciata di Guerra. Un mese fa i bianconeri l’hanno spuntata nel match giocato in Coppa Italia, con un perentorio 5-2. Sono in fase crescente, e, grazie al notevole talento, costituiscono un ostacolo insidioso.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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