Feralpisalò, il pari è buono ma i rimpianti sono troppi

di Sergio Zanca
Filippo Pittarello si dispera dopo il penalty non trasformato: per la Feralpisalò un pareggio dal gusto agrodolceIl rigore sparato alto da Filippo Pittarello: un’occasione sprecata
Filippo Pittarello si dispera dopo il penalty non trasformato: per la Feralpisalò un pareggio dal gusto agrodolceIl rigore sparato alto da Filippo Pittarello: un’occasione sprecata
Filippo Pittarello si dispera dopo il penalty non trasformato: per la Feralpisalò un pareggio dal gusto agrodolceIl rigore sparato alto da Filippo Pittarello: un’occasione sprecata
Filippo Pittarello si dispera dopo il penalty non trasformato: per la Feralpisalò un pareggio dal gusto agrodolceIl rigore sparato alto da Filippo Pittarello: un’occasione sprecata

Non va oltre lo 0-0 la Feralpisalò, nel duello di Trento, ed esce dal Briamasco con il rammarico di aver sperperato un’opportunità incredibile. Nel primo tempo, infatti, Palazzi ha colpito il palo, poi Pittarello ha calciato alle stelle un rigore concesso per fallo di mano del bresciano Semprini. Poi con il passare dei minuti i padroni di casa si sono tirati indietro, concedendo poco o nulla. E la pressione dei gardesani non ha trovato sbocchi, tanto che il portiere Desplanches è rimasto a guardare. La Feralpisalò ha conquistato il 10° risultato utile consecutivo, uguagliando la serie positiva del girone di andata (il record assoluto appartiene allo scorso campionato, con 14). In classifica ha portato a 5 lunghezze il vantaggio sulla Pro Sesto e a 7 sul Pordenone, che si affronteranno in Friuli nel posticipo serale di domani. In caso di pareggio la situazione non cambierebbe. Per tagliare il traguardo mancherebbero però soltanto 4 giornate, e il sogno della promozione in B diventerebbe ancora più vicino. La cronaca. Pilati e Di Gennaro occupano il ruolo di centrali, Bergonzi e Panico di terzini. Tra i pali l’insostituibile Pizzignacco. A centrocampo il regista Palazzi, sostituto di Carraro, è affiancato da Icardi e Balestrero. In attacco Pittarello e Guerra, sostenuti dal rifinitore Siligardi. A casa gli infortunati Hergheligiu, Zennaro e Voltan. Il Trento, privo degli squalificati Ferri, Galazzini e Sipos, schiera un ex: Vitturini. Il terzino Semprini e il centrocampista Garofalo hanno indossato la maglia del Brescia. L’allenatore Tedino utilizza il 4-3-1-2. Al 4’ Pizzignacco allontana anticipando Trainotti in uscita. Al 9’ Palazzi calcia dal vertice sinistro dell’area e colpisce il palo. Poi Icardi chiude alta un’azione collettiva. Un sinistro di Siligardi viene parato da Desplanches. Al 27’ è Pizzignacco a sventare a terra uno scambio Petrovic-Fabbri, con assist per Attys. Angolo di Siligardi, sfiorato di testa da Guerra: Semprini rinvia sulla linea. Quindi un tiro di Palazzi a lato. Al 40’ l’episodio del rigore sparato altissimo da Pittarello. Su lungo traversone da destra di Siligardi indirizzato a Balestrero, Semprini tocca il pallone con la mano. L’arbitro indica il dischetto. Ma Pittarello sciupa in modo maldestro. Nella ripresa la Feralpisalò costringe alle corde gli avversari, che non escono quasi mai dalla loro metà campo. Siligardi e Pilati ci provano con tiri deboli. L’allenatore Stefano Vecchi ne cambia cinque ma di occasioni non se ne vedono. È un susseguirsi di corner (alla fine saranno 10). L’azione più insidiosa: al 42’, su cross di Balestrero da sinistra, schiacciato di testa (a lato) da Siligardi. Un superiorità che, se da un lato rimarca la compattezza della capolista (ormai si muove a occhi chiusi), dall’altra è piuttosto sterile. Ultima curiosità: la Feralpisalò ha ottenuto il 9° zero a zero, record assoluto (il precedente, di 8, risaliva al 2014-15).•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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