Franzoni, adesso tocca a te «Pronto anche per la libera»

di Angiolino Massolini
Giovanni Franzoni, azzurro di Manerba del Garda: la prima di Coppa del Mondo sulle nevi di Lake Louise
Giovanni Franzoni, azzurro di Manerba del Garda: la prima di Coppa del Mondo sulle nevi di Lake Louise
Giovanni Franzoni, azzurro di Manerba del Garda: la prima di Coppa del Mondo sulle nevi di Lake Louise
Giovanni Franzoni, azzurro di Manerba del Garda: la prima di Coppa del Mondo sulle nevi di Lake Louise

È un Giovanni Franzoni griffato Caleotto quello che si appresta a disputare il lungo fine settimana di prove veloci a Lake Louise, in Canada: l’azzurro di Manerba del Garda anche quest’anno può contare sulla sponsorizzazione dell’azienda lecchese che fa parte della Feralpi Holding dei fratelli Pasini. Per il terzo anno di fila la Caleotto ha deciso di camminare al fianco del finanziere di Manerba del Garda, reduce da un 2021/2022 straordinario nel corso del quale ha vinto la Coppa Europa. La Caleotto ha deciso di sostenerlo dopo la costante crescita sportiva evidenziata negli anni caratterizzata dalla conquista di prestigiosi risultati. Nella stagione che si preannuncia quantomai ricca di impegni, dalla Coppa del Mondo al meeting iridato in Francia, il nostro campione può quindi confidare sulla sponsorizzazione di un’azienda molto vicina allo sport e soprattutto agli atleti che lo affrontano con lo spirito giusto. Franzoni è nella terra delle Giubbe Rosse ormai da qualche giorno e non vede l’ora di debuttare nella discesa libera di Coppa in programma oggi, con partenza alle ore 12.30 locali, le 20.30 in Italia. «Mi piacerebbe tanto disputare la mia libera di Coppa del Mondo - dice -, ma sarà l’allenatore a decidere se schierarmi o meno al via, mentre sono certo di poter affrontare i due supergiganti che si corrono sabato e domenica». Giovanni Franzoni avendo vinto l’ultima edizione della Coppa Europa ha guadagnato il diritto a partecipare a tutte le specialità della Coppa del Mondo. L’ultima parola però spetta sempre al tecnico, in questo caso il valtrumplino di San Colombano Alberto Ghidoni, il quale intende farlo crescere gradatamente. Solo nella riunione tecnica verrà sciolto questo dubbio, anche se lui è più che mai pronto a disputare la sua 12esima gara di Coppa del Mondo, la prima in discesa libera. Nella prima prova cronometrata l’azzurro di Manerba ha chiuso al 71° posto con 3.33 di distacco da James Crawford, che è riuscito a prevalere sul primo degli azzurri Mattia Casse. «Ho affrontato la prova con un po’ di nebbia - racconta Franzoni -, e a un certo punto si sono incrociati gli sci e allora ho deciso di non rischiare l’osso del collo. La Men’s Olympic è una pista da abbordare con grinta ma senza esagerare, anche se per fare risultato occorre scendere a manetta dal primo all’ultimo secondo di gara». Quello che conforta molto è il finale della prima prova cronometrata: nell’ultimo parziale è stato 12° assoluto con 20/100 di vantaggio su James Crawford. Al primo intertempo era stato 64° con 54/100 di distacco; al secondo 50° con 61/100; al terzo 60° con 64/100 di troppo; al quarto 72° a 94/100 e al quinto 71° con 80/100 di disavanzo. La seconda prova cronometrata in programma mercoledì è stata annullata per le condizioni meteo, mentre ieri si è disputata la terza e ultima vinta dallo svizzero Marco Odermatt, con 9/100 sul norvegese Aleksander Aamodt Kilde e 26/100 sul canadese James Crawford. Ha chiuso 12° e primo degli azzurri Dominik Paris, staccato di 92/100, mentre Giovanni Franzoni ha concluso con 2.22 di ritardo dopo aver siglato alcuni parziali piuttosto buoni. È stato infatti tra i più veloci nel primo scampolo di discesa cogliendo l’8° rango. Alla fine si è classificato 53°. Rispetto a due giorni prima ha migliorato piazzamento e distacco. Buon segno perché sta a significare che il ragazzo ha affrontato la prova con determinazione e soprattutto accortezza.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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