Gamba all’European Cup mette in Riga tutti i rivali

di Giada Ferrari
Giacomo Gamba (2° da sinistra) sul podio della gara internazionale disputata a Riga, in LettoniaGamba durante un combattimento: è cresciuto nella Forza e Costanza
Giacomo Gamba (2° da sinistra) sul podio della gara internazionale disputata a Riga, in LettoniaGamba durante un combattimento: è cresciuto nella Forza e Costanza
Giacomo Gamba (2° da sinistra) sul podio della gara internazionale disputata a Riga, in LettoniaGamba durante un combattimento: è cresciuto nella Forza e Costanza
Giacomo Gamba (2° da sinistra) sul podio della gara internazionale disputata a Riga, in LettoniaGamba durante un combattimento: è cresciuto nella Forza e Costanza

Giacomo Gamba mette al collo la medaglia d’oro all’European Senior Cup organizzata a Riga (Lettonia) nello scorso fine settimana. Oltre 100 gli atleti di 16 nazioni che hanno preso parte alla competizione. L’Italia si è posizionata 7ª nel medagliere: «Sono molto soddisfatto - dice Luigi Guido, responsabile tecnico dei Carabinieri -. Giacomo Gamba ha fatto una gara caparbia. Queste gare sono molto insidiose, ma lui non ha mai perso la bussola, è rimasto sempre concentrato e ha portato a casa il risultato mettendo a segno sempre punto tecnico in tutti gli incontri disputati». Il bresciano Gamba, 23 anni, in forza al Centro Sportivo Carabinieri, qui in maglia azzurra ed ex judoka della Forza e Costanza, ha condotto una gara davvero strabiliante: 4 incontri, 4 vittorie e 1° posto negli 81 chili. Al debutto si è confrontato col lettone Ivans Mihalovs e vince grazie a un wazari e successiva immobilizzazione. Al 2° match ha sfidato l’israeliano Guy Kochav e, dopo il nulla di fatto nei tempi regolamentari, ecco la vittoria in pochi secondi al golden score di wazari. La semifinale sempre contro un altro israeliano, Yaheli Lavi, avversario forte e maturo a livello fisico. Gamba a pochi secondi dallo scadere del tempo lo batte di wazari di seoi nage. Una semifinale combattuta ma con un leggero amaro in bocca per il mancato riconoscimento da parte del pool arbitrale di un incredibile osae komi a favore del bresciano. In finale il bresciano ha incontrato il temibile tedesco Lukas Vennekold, atleta che quest’anno si era già distinto per 2 ottime prestazioni: era stato 5° al Grand Slam di Baku, in Azerbaigian, e 7° a Tel Aviv. Tutto il match è stato dominato da Gamba che, dopo aver stancato l’avversario cercando di imporre la superiorità sulle prese, a un minuto dalla fine lo sorprende con uno spettacolare eri seoi (inizialmente valutato ippon, poi corretto in wazari). «Abbiamo scelto in 3, tra i Carabinieri, di venire in Lettonia. Ho voluto dare un segnale a me stesso: nonostante le sconfitte sarei andato avanti, senza rallentare e senza perdere l’obiettivo - dichiara Gamba - Ringrazio il me stesso che vuole arrivare, la mia famiglia, la mia ragazza, i miei ex compagni di allenamento della Forza e Costanza, i miei attuali colleghi e compagni di lavoro dei Carabinieri, i miei allenatori Giovanni e Matteo e il comandante Luigi Guido che mi ha seguito anche in gara, con i quali stiamo lavorando per vincere. Più di un pensiero va a mia nonna che non c’è più: è sempre stata una mia fan, sarebbe stata così felice di vedere la mia medaglia. Avrebbe voluto le stampassi una foto di quando combatto da tenere sul comodino a fianco del letto». Ora qualche giorno di vacanza sul Garda, poi il collegiale con l’Italia che durerà fino al 26 agosto. Il prossimo appuntamento: l’Open Cup di Vienna o di Riccione, oppure entrambe. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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