Germani, incubo senza fine. Ora la salvezza è in pericolo

di Folco Donati
Luca Vitali, autore di 14 punti: l’ultimo ad arrendersi nella Germani Brescia. Non è la prima volta AGENZIA FOTOLIVELa disperazione di Christian Burns a fine gara SERVIZIO AGENZIA FOTOLIVEKenny Chery cerca di farsi largo invano: prova pessima FOTOLIVE/Alessio Guitti
Luca Vitali, autore di 14 punti: l’ultimo ad arrendersi nella Germani Brescia. Non è la prima volta AGENZIA FOTOLIVELa disperazione di Christian Burns a fine gara SERVIZIO AGENZIA FOTOLIVEKenny Chery cerca di farsi largo invano: prova pessima FOTOLIVE/Alessio Guitti
Brescia vs Cantù

Un tunnel buio e scuro dal quale non si intravede via d’uscita. È questa la strada intrapresa dalla Germani che anche contro il fanalino di coda, l’Acqua San Bernardo Cantù, non riesce ad interrompere la striscia di sconfitte che ormai dura da quaranta giorni nei quali Moss e soci sono stati capaci di perdere sei volte consecutive. E se fino ad un paio di settimane fa l’obiettivo della Leonessa poteva essere quello di acciuffare in extremis i play-off, le ultime battute d’arresto pongono la Germani nella scomodissima situazione di doversi difendere dall’incombente pericolo della retrocessione. È vero che nei confronti dei canturini, che rimangono ultimi in classifica, i biancoblù bresciani, a tre giornate dalla fine, vantano due punti di vantaggio, ma la sconfitta di ieri sera ha fatto pendere dalla parte di Cantù quella differenza canestri che a bocce ferme potrebbe anche essere decisiva per le sorti delle due squadre. Una partita pessima quella giocata dai bresciani, autori di una prestazione disastrosa al tiro (25/77, 32,5%). Seppur migliori dal punto di vista statistico dei rivali a rimbalzo (4° 35) e nel computo delle palle perse (11 a 18), hanno commesso errori banali soprattutto nel finale, quando dopo un inizio difficile la barca bresciana sembrava poter disporre del vento giusto per portare a casa una vittoria che sarebbe servita come manna caduta dal cielo. Nessuno o quasi che si prende la responsabilità di tirare o trovare la via del canestro, difesa che tiene per 10/15 secondi e poi si apre lasciando facili conclusioni agli avversari ed alla fine, al momento di tirare le somme, è logico pensare che a vincere siano gli altri. Atteggiamenti certamente rivedibili, come ad esempio quello del giovane Giordano Bortolani, che realizza da acrobata una schiacciata strappa applausi, torna in difesa mimando il gesto dell’aeroplano e subito dopo si rende protagonista della sciocchezza di subire un canestro e commettere pure il fallo che costa tre punti alla Leonessa. Del Drew Crawford conosciuto a Cremona non si intravede nemmeno l’ombra, Chery si accende e si spegne come una lampadina ad intermittenza, Wilson e Willis ne commettono una più di Bertoldo e così, nonostante la sontuosa gara disputata da Luca Vitali, predicatore di buona pallacanestro nel deserto, la Germani è andata incontro alla sua sanguinosa sesta sconfitta. La cronaca della partita è quasi tutta di marca canturina, in vantaggio per quasi 32 minuti dei 40 della gara. Subito 7-0 per Cantù, che fugge sino al 22-12 (7’), prima di chiudere avanti il primo quarto sul 24 -18. Luca Vitali, che è decisivo nelle due parti del campo, tiene a galla la Germani (31-27 al 15’). Toccato il massimo vantaggio sul 40-35, grazie ad una tripla di Vitali, e chiuso il primo tempo sul 42-38, nella ripresa la Leonessa dei canestri si consegna all’Acqua San Bernardo. Gaines e Smith continuano il loro incredibile feeling con il canestro bresciano e seppur in gara sino al 37’ (60-64) la Germani non trova più lo smalto per ribaltare il risultato. Domenica altro impegno casalingo per la squadra di Buscaglia, che all’ora di pranzo affronterà la Dinamo Sassari per una sfida che diventa determinante per la salvezza.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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