Il messaggio di Furia «Il Petrarca è forte»

Alessandro Furia (a sinistra) e Carlo Ferrari: insieme a Rovato FOTO Delfrate
Alessandro Furia (a sinistra) e Carlo Ferrari: insieme a Rovato FOTO Delfrate
Alessandro Furia (a sinistra) e Carlo Ferrari: insieme a Rovato FOTO Delfrate
Alessandro Furia (a sinistra) e Carlo Ferrari: insieme a Rovato FOTO Delfrate

Troppi ricordi. Per Alessandro Furia il Petrarca Padova rappresenta un viaggio nel tempo e un tuffo nelle emozioni. L’ex pilone bresciano di orgine (è nato e cresciuto a Palazzolo sull’Oglio), a Padova si è formato sia come giocatore che come uomo: giunto appena sedicenne da Rovato, dopo aver completato tutta la trafila nel settore giovanile («Anni bellissimi e molto importanti per la mia formazione sportiva»), ha giocato per ben 8 anni con i «tuttineri» nel massimo torneo italiano della palla ovale. «Prima delle restrizioni dovute alla pandemia andavo spesso a vedere la mia vecchia squadra giocare allo stadio Plebiscito - spiega Furia -, quest’anno sono costretto a guardare le partite da casa ma mi colpisce molto il rendimento pazzesco del Petrarca Padova: un vero piacere seguirlo». Il Petrarca Padova, avversario di dopodomani del Kawasaki Calvisano, è attualmente primo nella classifica del Top 10, unico team imbattuto di tutto il torneo. Un dato statistico sorprendente se si considera che il club veneto, almeno sulla carta, non veniva considerato favorito da nessun addetto ai lavori. Inoltre va ricordato che il Petrarca, colpito da un focolaio Covid lo scorso autunno, aveva cominciato in ritardo e in difficoltà il campionato: «Padova possiede un pacchetto arretrato fortissimo - continua Furia -, inoltre ha sempre avuto un rendimento costante in tutto l’arco della stagione». Secondo il giocatore palazzolese questa annata magica del Petrarca è per larga parte merito di una campagna acquisti efficiente e assolutamente mirata: «Dei nuovi innesti mi piacciono molto Lorenzo Cannone e Tito Tebaldi che sono entrambi in ottima forma in questa fase – aggiunge -. Secondo me Tebaldi è in una condizione che potrebbe tranquillamente giocare ancora a livello europeo». Classe 1991, Furia, pilone di razza, uno dei più forti in Italia che hanno ricoperto questo ruolo, in carriera ha girovagato tutta l’Italia, vestendo diverse maglie e sempre disputando campionati ad alti livelli. Dal Petrarca Padova, 5 anni fa, si è spostato a Firenze dove ha indossato per una stagione la maglia de I Medicei, poi il passaggio ak Verona e infine a Mogliano Veneto. Dopo il ritiro dal rugby giocato, ha deciso stabilirsi definitivamente con la famiglia in provincia di Venezia dove attualmente vive e lavora. Per concludere, Furia non può esimersi nel dare un giudizio tecnico sulla stagione attuale di Top10 che vede Calvisano tra i protagonisti: «Quest’anno è un campionato bellissimo poiché c’è davvero tanto equilibrio - spiega il giocatore palazzolese -. Inizialmente mi sarei aspettato qualcosa in più dal Valorugby specialmente per come ha effettuato il mercato estivo. Resto ugualmente convinto che assisteremo a un finale di stagione particolarmente avvincente prima della disputa dei play-off».•. F.Ger. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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