ATLETICA

Jacobs sempre più veloce: strepitoso 6“49 in Polonia

di Alessandro Gatta
Seconda, fantastica uscita stagionale per il due volte campione olimpico di Tokyo. A Lodz si prende la rivincita sull'americano Rodgers, che lo aveva battuto un anno fa In batteria chiude in 6"51. Il prossimo impegno è previsto giovedì a Lievin, in Francia
Marcell Jacobs (a destra) durante la finale dei 60 metri al meeting di Lodz, in Polonia: dopo il debutto vincente a Berlino un’altra brillante prova per il campione di DesenzanoMarcell Jacobs con gli organizzatori del meeting: a Tokyo il bresciano ha vinto l’oro sui 100 metri e nella 4x100
Marcell Jacobs (a destra) durante la finale dei 60 metri al meeting di Lodz, in Polonia: dopo il debutto vincente a Berlino un’altra brillante prova per il campione di DesenzanoMarcell Jacobs con gli organizzatori del meeting: a Tokyo il bresciano ha vinto l’oro sui 100 metri e nella 4x100
Marcell Jacobs (a destra) durante la finale dei 60 metri al meeting di Lodz, in Polonia: dopo il debutto vincente a Berlino un’altra brillante prova per il campione di DesenzanoMarcell Jacobs con gli organizzatori del meeting: a Tokyo il bresciano ha vinto l’oro sui 100 metri e nella 4x100
Marcell Jacobs (a destra) durante la finale dei 60 metri al meeting di Lodz, in Polonia: dopo il debutto vincente a Berlino un’altra brillante prova per il campione di DesenzanoMarcell Jacobs con gli organizzatori del meeting: a Tokyo il bresciano ha vinto l’oro sui 100 metri e nella 4x100

Un’altra categoria, almeno per ora: Marcell Jacobs senza rivali anche ieri sera, a un passo dal record personale con uno strepitoso 6”49 nella finale dei 60 metri alla Orlen Cup di Lodz, meeting Silver del World Indoor Tour 2022. Come una settimana fa a Berlino, rivincita è fatta: stavolta è l’americano Mike Rodgers (36 anni) che deve inchinarsi allo strapotere dello sprinter gardesano. Un anno fa, e proprio a Lodz, aveva battuto Jacobs per un centesimo: stavolta si può solo accontentare del secondo posto, con 6”62 e 13 centesimi (!) di distacco. Bene l’altro italiano in corsa: il giovane Ali Chituru si piazza sul gradino più basso del podio con 6”63. Ma basta uno sguardo per capire che Jacobs sperava di fare ancora meglio: soddisfatto in batteria, chiusa al primo posto con 6”51 addirittura rallentando negli ultimi metri, un po’ meno dopo la finale (ma comunque felice, sia chiaro) dopo aver visto il tempo sul tabellone. In semifinale aveva staccato di 13 centesimi anche Chituru, secondo con 6”64 davanti al polacco Przemyslaw Slowikowski, 6”67: nella seconda batteria invece vittoria per il britannico Eugene Amo-Dadzie (6”62), che non si è presentato in finale; dietro di lui Mike Rodgers con 6”64. Fuori al primo turno (e ultimo in batteria) il ceco Jan Volko, terzo agli Europei indoor di Torùn nel 2021 dietro a Jacobs e al tedesco Kevin Kranz. Il 27enne nato a El Paso ma cresciuto a Desenzano in finale è partito in corsia 6, di fianco a lui (come già per la finale olimpica: quanti ricordi) una corsia vuota, stavolta quella assegnata a Amo-Dadzie: Jacobs ha dominato chiudendo come detto in 6”49 davanti a Rodgers e Chituru.

Marcell Jacobs (a destra) durante la finale dei 60 metri al meeting di Lodz, in Polonia: dopo il debutto vincente a Berlino un’altra brillante prova per il campione di DesenzanoMarcell Jacobs con gli organizzatori del meeting: a Tokyo il bresciano ha vinto l’oro sui 100 metri e nella 4x100
Marcell Jacobs (a destra) durante la finale dei 60 metri al meeting di Lodz, in Polonia: dopo il debutto vincente a Berlino un’altra brillante prova per il campione di DesenzanoMarcell Jacobs con gli organizzatori del meeting: a Tokyo il bresciano ha vinto l’oro sui 100 metri e nella 4x100

La classifica si completa con il quarto posto del polacco Slowikowski, 6”66, e a seguire il connazionale Dominic Kopec (6”69), il ceco Jan Veleba (6”70) e ancora Polonia con Patrick Krupa (6”73). Le sensazioni restano buone, anzi buonissime: prossima tappa in calendario il meeting di Liévin, in Francia, giovedì prossimo, fino al gran finale di febbraio con i campionati italiani assoluti di Ancona. A marzo ci sono i Mondiali indoor di Belgrado, e chissà se a quel punto il nostro Marcell avrà già raggiunto il primo obiettivo: eguagliare o migliorare il record europeo di categoria, che risale al 2009 (6”42) a firma del britannico Dwain Chambers. Intanto, spettacolo azzurro ieri sera a Lodz anche nei 60 metri femminili: la 22enne Zaynab Dosso ha chiuso la finale al secondo posto in 7”19, eguagliando così il record italiano di Marisa Masullo che ancora resiste dal lontano 1983 (a Budapest). Davanti a lei l’inarrivabile Ewa Swoboda, che di fronte al pubblico di casa ha fatto faville: prima con un 7”04 in batteria e poi con i 7 secondi netti della finale, registrando un doppio record nazionale in rapida sequenza. Certo sarà più difficile per lei avvicinarsi al primato continentale, che è anche record mondiale: il 6”92 della russa Irina Privalova, registrato nel 1993 a Madrid. Poteva andare meglio, infine, all’altro bresciano in gara. L’ostacolista Hassane Fofana, classe 1992 e nato a Gavardo, con il quarto tempo in batteria (7”89) si è qualificato per la finale dei 60 metri ostacoli, conclusa all’ultimo posto con 7”93.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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