L’Olimpiade speciale dei Gamba

di Vincenzo Corbetta
Ezio Gamba,.62 anni, portato in trionfo dopo uno dei tanti grandi trionfi ottenuti alla guida della Nazionale russa, con cui lavora da 8 anni: l’olimpionico bresciano questa volta seguirà da remoto i suoi atleti impegnati ai Giochi olimpici di TokyoGiacomo Gamba sul gradino più alto del podio di una gara di judo: buon sangue non mente
Ezio Gamba,.62 anni, portato in trionfo dopo uno dei tanti grandi trionfi ottenuti alla guida della Nazionale russa, con cui lavora da 8 anni: l’olimpionico bresciano questa volta seguirà da remoto i suoi atleti impegnati ai Giochi olimpici di TokyoGiacomo Gamba sul gradino più alto del podio di una gara di judo: buon sangue non mente
Ezio Gamba,.62 anni, portato in trionfo dopo uno dei tanti grandi trionfi ottenuti alla guida della Nazionale russa, con cui lavora da 8 anni: l’olimpionico bresciano questa volta seguirà da remoto i suoi atleti impegnati ai Giochi olimpici di TokyoGiacomo Gamba sul gradino più alto del podio di una gara di judo: buon sangue non mente
Ezio Gamba,.62 anni, portato in trionfo dopo uno dei tanti grandi trionfi ottenuti alla guida della Nazionale russa, con cui lavora da 8 anni: l’olimpionico bresciano questa volta seguirà da remoto i suoi atleti impegnati ai Giochi olimpici di TokyoGiacomo Gamba sul gradino più alto del podio di una gara di judo: buon sangue non mente

Ezio Gamba non è più solo, sportivamente parlando. Non lo è mai stato nemmeno in questo lungo periodo di grande difficoltà. A 62 anni, nello sport e nella vita, ha raccolto quanto seminato. Moltissimo. Tutto. Tokyo sarà la sua Olimpiade numero 11, «ma non la considero perché la vivrò in patria». Ovvero in contatto quotidiano via zoom o attraverso lo smartphone con le squadre olimpiche russe maschile e femminile. Da 13 anni, infatti, l’oro di Mosca 1980 (e argento a Los Angeles 1984) è il general manager della Federazione russa di judo: oltre che delle rappresentative olimpiche, si occupa delle squadre under 23, junior e cadetti, maschile e femminile. L’8 gennaio 2016 il presidente Vladimir Putin, cintura nera di judo, con una cerimonia solenne gli ha conferito la cittadinanza russa. Ora la nuova situazione: «Questo Covid - dice Ezio Gamba - mi sta dando la possibilità di scervellarmi sul come poter incidere sulla performance anche da remoto. Io non amo fare le cose allo stesso modo dell’Olimpiade precedente. Non è facile, ma questa novità mi ha dato entusiasmo e sono pronto». Gamba non sarà solo innanzitutto dal punto di vista sportivo. Il figlio Giacomo, 22 anni, è a Tokyo come compagno di allenamento di Nicholas Mungai, categoria - 90 chili, uno degli 8 italiani qualificati nel judo. Mungai, 28 anni, toscano di Pistoia, come sparring partner ha scelto Gamba junior, che lavora per essere protagonista a Parigi 2024: «A mio figlio faccio un grande in bocca al lupo, così come a tutta la squadra italiana - l’auspicio di papà Ezio -. Ha voluto sostenere fino all’ultimo i suoi compagni di allenamento. Lui, mia moglie Luisa e mia figlia Sofia sono tutto per me». Gamba, prima del lockdown, trascorreva più di 300 giorni all’anno lontano da Brescia. Migliaia e migliaia di chilometri in aereo, da una parte all’altra della Russia e del mondo. Ma la famiglia è sempre stata al centro di tutto, non solo nel periodo più buio: «Non so proprio come avrei fatto senza di loro, senza Luisa, senza Giacomo e Sofia. Probabilmente adesso non sarei qui - riflette Gamba -. Il loro supporto è stato indispensabile. Mi hanno dato la forza di resistere e di rialzarmi. E la mia fortuna è stata anche di vivere in un Paese come l’Italia, che ha una sanità di prim’ordine. In ospedale mi sono sentito curato come un figlio: mai una volta ho notato fatica o fastidio da parte di tutti coloro che mi hanno assistito, in un periodo in cui non potevo essere una persona facile da accudire». Ezio Gamba non ama guardarsi indietro, nemmeno per l’oro di Mosca. Il suo palmares olimpico è impressionante: un oro e un argento da atleta a Mosca 1980 e Los Angeles 1984; 6 ori, 2 argenti e 8 bronzi da tecnico, ininterrottamente da Atlanta 1996 tra Italia, Africa e Russia. In tutto 18 medaglie: «Anche se non sarò presente fisicamente, quelle di Tokyo arricchiranno il mio bottino personale», dice ridendo. Sostenuto dall’affetto dalla famiglia e degli amici, tra i quali Giorgio Majorana presidente della Forza e Costanza, società da sempre nel cuore, Gamba sta per vivere la sua Olimpiade speciale. Mai da solo, dentro e fuori dal tatami. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti