Lo Yoga contro l’isolamento «Quante potenzialità in noi»

Luna Teresi impegnata in un esercizio di Yoga: in emergenza Coronavirus la sua scuola Shanti Sundari prosegue le lezioni on line Andrea Soffiantini, esperto di apnea: ha creato la piattaforma informatica per le lezioni on lineLuna Teresi: ha 46 anni
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Anna Castoldi Nel romanzo «Il vagabondo delle stelle» Jack London racconta di un detenuto in cella di isolamento, tormentato dalla camicia di forza e dalle angherie dei carcerieri. Utilizzando profonde risorse mentali, il prigioniero riesce a fuggire dal proprio corpo e a vivere altre vite in luoghi remoti nel tempo e nello spazio. In tempi di isolamento da Coronavirus, anche noi possediamo inaspettate risorse per eludere la claustrofobia e vagabondare nell’universo interiore. Una disciplina può aiutarci: lo Yoga. «Migliora la qualità della vita e lo stato di salute» spiega Luna Teresi, insegnante alla scuola bresciana Shanti Sundari. Con la chiusura delle palestre prosegue le lezioni online. «A occuparsi dell’aspetto tecnico è stato il mio collega Andrea Soffiantini - precisa - esperto di Yoga e apnea, è anche ingegnere: ha pensato a come permettere ai nostri allievi di seguirci da casa, su una piattaforma informatica». Non semplici video, ma una connessione diretta: mentre gli iscritti guardano Luna, lei può osservarli sullo schermo e correggerli. Un tappetino, un metro quadro di spazio, un computer: con pochi elementi l’attività fisica continua in casa: «Avere questo spazio a disposizione non è scontato - riflette Luna - ,molte persone sono travolte da animali, bambini, mobili, mariti». QUANDO è possibile ritagliarsi una stanza e un momento tutto per sé, però, lo Yoga può schiudere gli orizzonti che di fuori non possiamo più attraversare. Si dice che, iniziando dalla pratica delle posture e della respirazione, attraverso un lungo percorso di introspezione il sé individuale (Ātman) realizzi di essere parte di un sé universale (Brahman): «Lo Yoga è lo strumento che porta all’identificazione all’unione di questi due principi». Luna, appassionata di letteratura e di sanscrito, ha approfondito lo studio degli antichi testi indiani: «È stupefacente come migliaia di anni fa i primi yogin abbiano cercato di dare un senso all’esistenza. Non è per fare ginnastica che hanno inventato le posizioni: oggi se ne contano più di 500, nessuna uguale all’altra, ciascuna con un effetto diverso sulle logge muscolari. Avevano una consapevolezza profondissima del corpo umano, senza la tecnologia che oggi ci permette di vedere con precisione cosa accade dentro di noi». La filosofia indiana che ha generato lo Yoga mira a liberare l’essere umano dai condizionamenti, grazie a una sempre maggiore consapevolezza del proprio corpo e della propria mente: «Non andiamo a predicare di illuminazione e pace interiore: abbiamo una visione laica e tra noi non esistono maestri o guru. Ci interessano la pratica e la conoscenza». Dal punto di vista fisico, lo Yoga è un’attività equilibrata, che coniuga forza, elasticità e resistenza: «Stimola l’intero apparato locomotore: muscoli, ossa, articolazioni e legamenti. Prima di praticarlo non avrei mai immaginato di avere simili potenzialità». A 24 anni Luna è una ragazza fragile, che passa il tempo sui libri: «Non mi interessava affatto il mio corpo: persino una rampa di scale era una tortura. Emotivamente era un periodo difficile, segnato dal dolore. Cercavo risposte». Poi, un giorno, nota un volantino con il disegno di un praticante nella posizione del loto e una buffa parola: «Yoga. Il termine non era diffuso come ai giorni nostri, dove le scuole spuntano come funghi. Che bel nome, ho pensato, mi piacerebbe farlo. Parlandone con un’amica ho scoperto che avrebbero aperto una palestra a Desenzano, dove vivevo: ho iniziato e da allora non ho più smesso». LO YOGA le cambia la vita: «Riuscivo a fare e percepire cose che mai avrei creduto possibili: provavo una gioia enorme. Dentro di me ho scoperto un’altra Luna». Oggi Luna ha 46 anni. Ha aperto una scuola perché «altre persone provino la gioia che ho provato io. Per me lo Yoga è uno stile di vita, un cammino di crescita che ti permette di scoprire te stesso, accettando i tuoi limiti». A volte superandoli: «Il Coronavirus ha falciato tutti, ma io non mi sento limitata dalle pareti di casa. Lo Yoga ti insegna l’adattabilità, sblocca risorse che non sapevi di avere. Ti rivela che puoi essere molto più di te stessa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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